L’Aquila, cambio di destinazione d’uso: Comune vs Provincia

L’Aquila, 21 apr 2012 – La Provincia si sostituisce al Comune dell’Aquila e attraverso la nomina di un commissario ad acta e muta la destinazione d’uso di un immobile da artigianale a Plurifunzionale (direzionale). L’amministrazione comunale non ci sta e invia immediatamente una diffida alla Provincia. Molto articolata la lettera a firma del sindaco Massimo Cialente inviata al presidente Antonio Del Corvo e al commissario ad acta (Stefania Cattivera).
La delibera incriminata è la numero 1 del primo marzo scorso con la quale la Provincia adotta la variante al Piano regolatore (Prg) che modifica la destinazione d’uso dell’immobile: «una variante al Prg inammissibile che scaturisce dalla istanza di un privato», contesta la nota. Il sindaco ricorda che «l’intervento sostitutivo della Provincia in campo urbanistico attiene, esclusivamente e tassativamente, a fattispecie in cui l’attività di pianificazione urbanistica sia doverosa e, al tempo stesso, sia stata omessa (vedasi art. 44 L.R. 11/1999)».
Nessuna omissione spiega il Comune. «Tutti gli atti pianificatori ed attuativi di competenza dell’Autorità Comunale erano approvati, vigenti e cogenti; non vi era, quindi, alcuna omissione o carenza o difetto nella gestione territoriale. L’ istanza del privato – quella posta a base dell’attività del “commissario ad acta” – si risolveva nell’intento di trasformare una destinazione di Piano regolatore generale ad un’altra destinazione, da artigianale a plurifunzionale oltretutto neppure prevista dal Prg. Come se ciò non bastasse l’attività del “commissario” non ha neppure comportato – al di là della formula sconnessa e vacua della “deliberazione” – l’approvazione di un piano di lottizzazione, bensì si è risolta in un mutamento di destinazione d’uso rispetto alle destinazioni impresse all’immobile». Il sindaco chiede dunque di caducare gli atti, in caso contrario «sarà inevitabile per il Comune dare luogo ad ogni iniziativa, in ogni sede giudiziaria, per la tutela della propria integrità, delle proprie competenze e del proprio territorio».
A.Cal.