
L’Aquila, 21 apr 2012 – I dipendenti del Consiglio regionale hanno ottenuto la restituzione delle imposte sospese versate per intero, quelli della Gunta regionale no. Oltre 3 mila pensionati sembra non avrebbero scelto la rateizzazione delle tasse da restituire. Insomma i conti non tornano sulla restituzione dei tributi sospesi. É l’assessore regionale Gianfranco Giuliante, capolista del Pdl alle prossime amministrative a chiedere con forza una nuova Opcm che vada ad eliminare soprattutto gli articoli che non consentono di procedere al recupero delle somme già versate per intero.
Così molti contribuenti si trovano ed esser beffati due volte. Si tratta in particolare di coloro che non hanno beneficiato della decurtazione dell’Irpef del 60% per i mesi aprile-dicembre 2009, nel periodo successivo al terremoto, e che a gennaio 2010 hanno restituito le imposte sospese in toto, senza poter beneficiare dell’articolo 33 contenuto nella legge di stabilità che prevede, appunto, la decurtazione al 40 per cento e la restituzione in 120 rate.
A molti dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, però, è stata applicata la restituzione per intero delle somme relative all’Irpef bloccata all’indomani del sisma. Altri non hanno avuto rimborso ottenendo ragione dalla Cassazione, che ha riconosciuto in linea di principio la disparità di trattamento fra i contribuenti. Altri lavoratori beffati stanno intraprendendo dei conteziosi: Un dipendente regionale ha scritto una lettera all’Ente chiedendo «il rimborso del 60% Irpef per i mesi di aprile e dicembre 2009 trattenuta sullo stipendio al 100%. Tale richiesta consegue a quanto disposto dall’articolo 33 della legge 12 novembre 2011, numero 183, che riduce l’importo da restituire al 40 per cento».
«In particolare – si osserva nella lettera – nel mese di dicembre 2009 anche altri enti pubblici, avevano effettuato il ritiro del 100 per cento ma l’importo è stato totalmente restituito nel mese di gennaio 2010, per il sopravvenire dell’Opcm 3837/09, con la causale ‘Irpef restituito terremoto’». Analogo caos riguarda la situazione sui bolli auto che coinvolge 96 mila targhe per le quali il bollo è stato pagato per intero senza l’abbattimento del 60%. Anche in questo caso non è previsto il rimborso urge pertanto la contemplazione della fattispecie in un provvedimento del governo.
(A.Cal.)
PEZZOPANE (PD, AGISCA PRIMA LA REGIONE – Per l’assessore comunale Stefania Pezzopane, capolista del Pd per le prossime elezioni amministrative, l’iniziativa di Giuliante «è certo opportuna, ma la Regione prima di rivolgersi al Governo dovrebbe fare, per essere credibile, due cose essenziali : 1) Giuliante è assessore regionale ed è stata la Giunta di cui lui fa parte con l’avallo del candidato sindaco De Matteis ad aumentare in Abruzzo e anche sul cratere del 10% il bollo auto, allora, sia la Regione Abruzzo ad abbassare immediatamente il bollo di quel 10% e a restituirlo immediatamente agli aquilani, così sarà più credibile nel chiedere analoga cosa al Governo. 2) la Regione, visto che grazie al bollo auto pagato dagli aquilani e grazie ai 47 milioni di euro dell’assicurazione sull’ospedale aquilano danneggiato dal terremoto ha ripianato il debito sanitario, restituisca i 47 milioni di euro per rafforzare i servizi sanitari assai carenti e deficitari sulla nostra città. C’è una questione vera da riaprire con il Governo che non si limita al bollo auto ma si estende soprattutto alla questione Inps».
«Infatti dopo la battaglia lunga e silenziosa fatta e vinta anche grazie al Pd per lo sconto al 40% sulla restituzione delle tasse, – prosegue Pezzopane – non è chiaro come l’Inps applicherà la copertura pensionistica per quel periodo. La prossima amministrazione Cialente con l’appoggio del Pd nazionale e di Bersani è già impegnata a far chiarire all’Inps come intenda applicare la copertura pensionistica, nel periodo post-terremoto, in cui le tasse sono state sospese al 100% . Sarebbe veramente una beffa se l’Inps coprisse nel periodo di sospensione delle tasse solo il 40% e non il 100%. Inoltre con il Governo e con l’INPS dovranno essere chiarite e specificate quali sono le cartelle esattoriali su cui è stata applicata effettivamente la decurtazione delle tasse. Su questi temi continueremo ad impegnarci, come abbiamo sempre fatto. Auspichiamo che già prima del 6 e 7 maggio, la regione, elimini la vergognosa sovrattassa del 10% sul bollo auto, e che lo faccia immediatamente per L’Aquila e per il cratere».