L’Aquila, morte in ospedale: quattro medici a processo per omicidio colposo

L’Aquila, 24 apr 2011 – L’accusa è di omicidio colposo per la morte nell’ospedale San Salvatore, nel 2007, di Leucio Giuliani. Ad essere rinviati a giudizio quattro medici: l’aquilano Gianfranco Amicucci, di 63 anni; Vitantonio Mongelli, di 41 anni, nato e residente a Putignano, nel barese; Renato Pietroletti, di 53 anni, nato a Roma e residente a Rocca di Botte e Mario Schietroma, di 36 anni, residente a Frosinone. Secondo l’accusa, scrive oggi "Il Messaggero", i medici coinvolti sono responsabili di «imprudenza, imperizia e violazione delle regole dell’arte medica in relazione al trattamento della patologia del paziente» che fu trasferito da altro reparto con la diagnosi di subocclusione intestinale, dopo essere stato sottoposto a un intervento di colectomia totale. A sollecitare il giudice a mandare sotto processo i quattro medici è stata anche la perizia disposta in sede di incidente probatorio, e portata avanti da Ildo Polidoro che aveva evidenziato un quadro chiaro su quanto accaduto: «Nelle prestazioni rese dai sanitari – aveva affermato il consulente – si ravvisano profili medico-legali di responsabilità professionale, nelle forme di negligenza e imprudenza per avere omesso di disporre un adeguato monitoraggio nell’andamento della patologia che avrebbe consentito valutazioni importanti soprattutto sulla entità della stessa al fine di individuare il momento in cui intervenire chirurgicamente. E stata omessa altresì una Tac e quindi è stata preclusa la possibilità di valutare reperti diagnostici specifici che avrebbero permesse di prendere decisioni terapeutiche corrette. Una diversa condotta avrebbe consentito di scongiurare l’evento morte». Il processo è stato fissato per il 26 ottobre.