Tornimparte: sì della Curia a “Ju Calenne”, ma rito fuori del sagrato

L’Aquila, 24 apr 2012 – Il secolare rito de «Ju Calenne» divide la comunità tornimapartese e la Curia aquilana che, in una lettera indirizzata al nuovo parroco di Villagrande don Leonard Sabas Mmasi, riconosce il rito come «profondamente radicato nella comunità» ma non «propriamente cristiano» e per questo motivo «da svolgere fuori del sagrato».
La tradizione, da oltre 7 secoli, vuole che un albero venga innalzato davanti alla chiesa di San Panfilo nella notte tra il 30 aprile e il 1°maggio come simbolo della fine dell’inverno e auspicio di una fertile stagione estiva. Dal 1973 fino ad oggi, mai nessun arcivescovo si era opposto al cosiddetto “Albero del maggio” che viene legato con delle grandi funi al campanile della chiesa.
L’Arcivesco Giuseppe Molinari preciserebbe nella sua lettera, giunta a conclusione della sua visita pastorale, che il rito «non può essere svolto davanti a luoghi cristiani».
Immediata la polemica dei tornimpartesi che non sembrano intenzionati ad interrompere la tradizione e si accingono comunque a preparare «Ju Calenne» di quest’anno.
«Sono rilfessioni, sottolineature che Molinari ha voluto fare in seguito alla sua visita pastorale, alla luce di quanto la Diocesi ha stabilito nel "Direttorio per la liturgia ai sacramenti” per evitare di mischiare riti pagani con quelli cristiani» ha spiegato don Claudio Tracanna, responsabile ufficio comunicazione della Diocesi.
«Il Vescovo ha sempre raccomandato gradualità nell’applicazione delle norme – prosegue Tracanna – In questo è importantissima la figura del parroco che dovrebbe assumere il ruolo di mediatore tra le norme e la comunità al fine di tutelare il senso cristiano degli ordinamenti generali dati dal Direttorio per poter farli applicare al meglio e con gradualità».
«Molinari non ha vietato nulla – conclude – ma ha semplicemente raccomandato di svolgere il rito fuori del sagrato, non solo perché la tradizione non è prettamente di stampo cristiano, ma anche perché il campanile, a seguito del sisma, non ha ancora avuto interventi di consolidamento per i danni riportati».
(red)