Allerta terremoto: la Regione doveva intervenire

L’Aquila, 25 apr 2012 – Terremoto, commissione grandi rischi e prevenzione sismica. A questo scenario aquilano si aggiunge un nuovo tassello con la comparsa di un documento, risalente al 2004 e contenente una serie di disposizioni puntuali e dettagliate, frutto di un’intesa siglata dall’allora capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso e dal presidente della giunta regionale abruzzese Giovanni Pace, mentre le competenze in materia di Protezione civile spettavano all’assessore Giorgio De Matteis. Di questo documento parla oggi "Il Centro", sintetizzando che in virtù di questa intesa «L’allerta toccava alla Regione». In particolare «La Regione Abruzzo», si legge nel documento, «al determinarsi di condizioni che possano determinare effetti tali da rendere necessaria l’attivazione delle procedure di allertamento, provvederà, tramite Centro operativo integrato regionale, ad attivare e a gestire il sistema di allertamento sul territorio di competenza». Al punto 2 dello stesso articolo 4 si precisa ulteriormente che «le attività di cui al comma precedente saranno svolte in coordinamento con il Cesiu, la sala operativa e il centro funzionale del Dipartimento della Protezione civile secondo criteri, metodi, standard e procedure comuni». Ma nel 2009 e anche oggi questa intesa è lettera morta.
LA NOTA DI GIOVANNI LOLLI (Pd) – Il documento pubblicato oggi sul “Centro” getta una luce nuova e ancor più inquietante sulle responsabilità relative al mancato allarme in occasione del terremoto dell’Aquila.
Scopriamo inequivocabilmente che, sulla base di un accordo tra la Protezione Civile e la Giunta regionale di centro destra di qualche anno fa, il sistema di allertamento era di competenza della Regione.
La domanda a questo punto è: cosa ha fatto l’attuale Giunta regionale per assolvere questo compito istituzionale? E, soprattutto, il Vice Presidente De Matteis, all’epoca Assessore alla Protezione Civile che quell’intesa firmò in prima persona, si è ricordato di avvertire il Presidente Chiodi dei suoi compiti?
Da quel documento apprendiamo che la Giunta regionale dell’epoca classificò il rischio sismico di tutti i comuni abruzzesi: 91 in zona 1 (massimo pericolo) 158 in zona 2 e 56 in zona 3.
La domanda che faccio è: in quale categoria fu inserito il Comune dell’Aquila ?