Tancredi, ex presidente Asm, per la corte dei conti andrà a giudizio

26 aprile 2012 | 07:32
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Tancredi, ex presidente Asm, per la corte dei conti andrà a giudizio

L’Aquila, 26 apr 2012 – L’ex presidente dell’Asm, Pierluigi Tancredi, sarà giudicato dalla Corte dei conti per un presunto danno erariale di 800mila euro. Lo riferisce oggi "Il Centro"ricordando che comunque la magistratura penale ha già assolto l’ex presidente Asm con formula piena. La Procura regionale contabile avviò una azione di responsabilità nei riguardi di Pierluigi Tancredi, ex assessore comunale di Forza Italia, nella veste di presidente Asm.

Al centro della vicenda l’acquisto, definito frettoloso e non ponderato, di un capannone nella zona industriale di Bazzano per lo smaltimento e la lavorazione dei rifiuti solidi urbani. Per il pm tuttavia sussisteva un danno patrimoniale per l’Asm in quanto a seguito della incompletezza dell’istruttoria la piattaforma ecologia non avrebbe potuto essere attivata.

Inoltre il capannone non sarebbe stato in regola con la normativa antincendio con conseguente impossibilità di adibire l’immobile anche a sede dell’Asm. «Egli (Tancredi),a differenza degli altri componenti del Cda», dice la procura contabile, «avrebbe dovuto assicurare il raccordo tra i dirigenti dell’azienda e il Cda e, inoltre, era l’unico ad avere una panoramica globale della vicenda». Secondo l’accusa, inoltre, il presidente del Cda aveva uno specifico dovere di vigilanza. L’acquisto non sarebbe stato utile per l’ente considerate le carenze strutturali evidenziate dall’ingegnere Manuela Villacroce.

Nell’udienza dibattimentale l’avvocato Ernesto Venta ha insistito pregiudizialmente per affermare il difetto di giurisdizione e nel merito per l’assoluzione dell’accusato. Lo stesso pm, Massimo Perin, si è associato a tale richiesta.

Alla fine, dopo attente valutazioni, i giudici della Corte dei conti hanno dichiarato con una sentenza depositata a fine marzo 2012, la propria giurisdizione sul caso.

«Da quanto esposto», affermano i giudici nelle loro valutazioni, «si evince che ha società Asm pur essendo formalmente una spa è soggettivamente e oggettivamente, nella sostanza, pubblica e alimentata totalmente con pubbliche risorse. In disparte ogni considerazione di merito il fatto che, nella fase di vigenza della precedente giurisprudenza negativa della giurisdizione di questa corte, non risultano al collegio fattispecie di danno erariale risarcite, fa ritenere quanto mai pertinente e lungimirante l’orientamento delle sezioni unite della Cassazione che ha guardato alla sostanza dei problema e cioè che al di là della forma degli strumenti organizzatori utilizzati è decisiva la natura delle risorse e delle finalità perseguite».

La decisione sulla competenza giurisdizionale è stata adottata dal collegio formato dai giudici Martino Colella, Elena Tomassini e Gerardo De Marco.

Un giudizio, dunque, ancora tutto da definire a fronte di una indagine a tutto campo che venne fatta dalla polizia tributaria della guardia di finanza dopo un esposto. I fatti non sono recentissimi e risalgono a oltre sei anni fa.