Tempera, Piano di Ricostruzione: chi l’ha visto?

L’Aquila, 26 apr 2012 – Il presidente degli Usi civici di Tempera, Sergio Iovenitti, lamenta ritardi nell’approvazione del piano di ricostruzione di Tempera, stralciato da quello dell’Aquila così come accaduto per Onna.
Le procedure secondo Iovenitti sarebbero state avviate con ritardo, pertanto solo il 30 aprile prossimo scadranno le osservazioni che possono presentare i cittadini. Poi il Comune dovrà esprimersi sulle osservazione accogliendole o meno e trasmettere il tutto alla Struttura di Missione. Quest’ultima dovrà verificare la congruità economica e la Provincia le varianti al piano regolatore. Secondo Iovenitti saranno necessari almeno 3 o quattro mesi di tempo. Invece il piano poteva essere firmato da Cialente, dice Iovenitti, almeno 6 mesi fa.
In realtà i piani di ricostruzione sono due: il piano di recupero del centro storico e quello di sviluppo della riserva regionale del Vera. In seguito al sisma Tempera è crollata per il 60%. Inoltre il piano rideterminate le superfici nette e lorde ante sisma, che sono state riscontrate e accettate con sottoscrizione dai proprietari. Sono stati rideterminati i nuovi spazi per ogni singolo proprietario riferito ai metri quadrati lordi e permettendo all’interno dello stesso aggregato di avere una superficie unica rispetto alla situazione ante sisma.
Il documento contiene previsione anche sulla viabilità, con parcheggi sotterranei o a raso. Sono stati costituiti i Consorzi e nominati i Presidenti. Il piano è stato presentato al comune dell’Aquila il 22 luglio 2011, alla presenza della Giunta Comunale e diversi Consiglieri comunali e regionali. Insomma, il piano giace da quasi un anno nei cassetti del comune, di qui l’impazienza della popolazione.
È proprio il Comune dell’Aquila, tuttavia, che lo scorso 16 aprile ha inviato una nota a firma dell’architetto Santoro comunicando che il piano di Tempera è stato trasmesso al Commissario per l’Intesa, anche se ai vertici di Stm e Commissario non risulta. Di qui la decisione di Iovenitti di scrivere una nota al commissario per sapere se il famigerato piano è davvero approdato al Commissario. (A.Cal.)