Terremoto: un uomo accusato di truffa per 64 mila euro

26 aprile 2012 | 07:38
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Terremoto: un uomo accusato di truffa per 64 mila euro

L’Aquila, 26 apr 2012 – Un nuovo "furbetto" del terremoto. Questa volta la truffa, ai danni della Protezione civile, ammonta a  una somma quantificata in 64 mila euro. Si tratta di R.E. di 56 anni di Pizzoli che nei giorni scorsi è stato rinviato a giudizio dal Gup Giuseppe Romano Gargarella, con l’accusa di truffa aggravata, scrive oggi "Il Messaggero".
La vicenda è venuta fuori da uno dei tanti servizi portati avanti dal corpo di polizia municipale, sezione di polizia giudiziaria, nel corso dei controlli disposti dalla Prefettura per verificare la reale occupazione delle abitazioni provvisorie da parte degli aventi diritto. L’uomo avrebbe usufruito dal 30 dicembre 2009 fino all’11 ottobre 2010 di una doppia forma di assistenza alloggiativa post-terremoto: nella Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito e al progetto Case di Sant’Antonio. Tramite attestazione, l’uomo aveva palesato la necessità di una sistemazione alloggiativa per sé e la famiglia, ottenendo contemporaneamente ospitalità nella struttura militare e al progetto Case «senza abitarvi in maniera continuativa». Secondo l’accusa la condotta truffaldina dell’uomo e di conseguenza di tutta la sua famiglia, avrebbe comportato per la Protezione civile un esborso non dovuto di 64 mila euro, cifra che ora l’intero nucleo familiare dovrà restituire oltre alle spese di giustizia in caso di condanna.