Viabilità e collegamenti: tavolo tecnico fra Lazio e Abruzzo

26 aprile 2012 | 16:57
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Viabilità e collegamenti: tavolo tecnico fra Lazio e Abruzzo

L’Aquila, 26 apr 2012 – Infrastrutture e collegamenti fra Abruzzo e Lazio al centro dell’incontro fra il vice presidente del Lazio Luciano Ciocchetti e il vice presidente della Regione Abruzzo Giorgio De Matteis. «Riprendiamo un discorso che iniziammo nel 2004 in un convegno organizzato da Confindustria – ha ricordato Ciocchetti –  Stiamo risolvendo il nodo strategico di Lunghezza, manca la stazione a causa di un contrasto che c’è fra Anas e Rfi».

Un problema che Ciocchetti tenterà di risolvere con incontri tecnici fra le parti. L’operazione prevede di quadruplicare delle linee ferroviarie per il trasporto regionale fino a Tivoli. In attesa che la grande stazione di interscambio di Lunghezza diventi operativa, da giugno scatterà una nuova offerta ferroviaria da Lunghezza per venire incontro alle esigenze dei pendolari provenienti dall’Abruzzo e dal Lazio.

L’operazione, ha spiegato il direttore regionale ai Trasporti, Carla Mannetti, è stata possibile grazie alla sinergia fra le due Regioni. In vista nel medio termine c’è anche la realizzazione di un’area di scambio  a Carsoli, ma solo quando sarà a regime la stazione di Lunghezza.

Dal vice presidente del Lazio è scaturita la proposta dell’attivazione di un tavolo tecnico che possa monitorare lo sviluppo delle reti di infrastrutture fra le due regioni teso a dare una risposta al numero sempre crescente di pendolari. Per Ciocchetti è necessario attuare i nuovi modelli di sviluppo  intermodali oltre che per Roma anche cercando di creare dei corridoi verso il mar Tirreno e verso l’Adriatico. «Il Lazio e l’Abruzzo collegano i due mari e quindi tutti i rapporti dell’Est Europa con la capitale –  ha sottolineato – Mettere a sistema la rete di nuovi collegamenti potrà essere fondamentale per porre L’Aquila al centro di un sistema che vede una decentralizzazione delle funzioni della capitale».

«Abbiamo l’opportunità di poter spendere alcune risorse assegnate nel post sisma, cento milioni di interventi – ha ricordato De Matteis –  C’è già un protocollo d’intesa siglato fra Regione Abruzzo e comune dell’Aquila per il potenziamento con Roma da Carsoli e verso l’Aquila. Non possiamo perdere tempo».

La Mannetti ha ricordato che 30 milioni dei cento stanziati saranno utilizzati per la realizzazione del collegamento veloce (metropolitana leggera) Scoppito-Sassa-S.Gregorio-S.Demetrio attraverso la soppressione dei passaggi a livello e parcheggi di scambio. Cinque milioni saranno utilizzati per la tratta Pescara Sulmona, 15 per il collegamento a fune per Roio anche se l’amministrazione uscente non sembra essere più molto convinta; 20 milioni  per adeguamento sismico e miglioramento della tratta Sulmona l’Aquila e Sulmona Pescara, infine, 45 milioni saranno destinati ad interventi per la realizzazione del CTC (Controllo centralizzato del traffico) Guidonia-Sulmona. In questo caso non si comprende tuttavia il nesso con il sisma. A.Cal.

STEFANIA PEZZOPANE: ENUNCIATI AD EFFETTO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE –«Il progetto di collegamento Tirreno Adriatico, presentato da Giorgio De Matteis e definito con enfasi “strategico” per lo sviluppo di tutta l’Italia centrale, con la città dell’Aquila con funzioni nodali, sa molto di iniziativa elettorale nello scopo e tardiva nella sostanza. De Matteis e il suo alleato Chiodi avrebbero potuto, già da tre anni, provvedere a riqualificare  e potenziare tutto il sistema delle infrastrutture del territorio aquilano. La legge 77, quella sul terremoto, assegnava infatti  300 milioni di euro alle infrastrutture, di cui 200, dei quali solo 95 sono stati spesi, per la rete stradale, e 100 per quella ferroviaria. In particolare, come hanno ricordato recentemente il segretario generale e il segretario provinciale  Cgil Trasatti e Fontana, era previsto il progetto di potenziamento della tratta L’Aquila – Sulmona, nell’ambito del quale 35 milioni venivano destinati alla realizzazione della cosiddetta metropolitana leggera Sassa – San Gregorio, che avrebbe consentito di snellire il traffico tra la zona est e la zona ovest della città che, soprattutto dopo il sisma, presenta molte criticità. Nell’ambito di quest’ultimo progetto, che giace da tre anni nel cassetto e che presentai nell’estate del 2009, come presidente della Provincia, al capo dello Stato Napolitano, peraltro in forma più articolata,  sarebbero stati eliminati 15 passaggi a livello e si sarebbero realizzati i relativi sottopassi, oltre a parcheggi di scambio e aree di sosta. Già due anni fa abbiamo denunciato, nel corso di una conferenza stampa, lo scippo di questi fondi (ricordo, 100 milioni di euro!), che la Regione ha destinato ad altro e che in parte, su iniziativa della strettissima collaboratrice e sostenitrice di De Matteis Carla Mannetti, sono stati addirittura dirottati in altre regioni. C’è dunque ben poco di cui vantarsi. Se Chiodi e De Matteis avessero davvero voluto potenziare le infrastrutture della provincia dell’Aquila, incentivando così industria e occupazione, comparti da sempre penalizzati proprio a causa del deficit di collegamenti, avrebbero ben potuto, da tre anni, provvedere a realizzare progetti utili e condivisi, per i quali erano state stanziate risorse che invece, come sempre, hanno preferito “dirottare” in favore di altri territori. È inutile riempirsi la bocca di enunciati ad effetto, a una settimana dalla tornata elettorale, dopo che, per anni, quando se ne è avuta l’opportunità, avendo il ruolo istituzionale e le risorse necessari, non solo non si è fatto nulla, ma anzi si è cercato di penalizzare il territorio aquilano, emarginandolo da qualsiasi programma di sviluppo, sia esso strategico che infrastrutturale».