Inchiesta sanità: testimonianza del presidente dell’Aiop

Pescara, 27 apr 2012 – La testimonianza del presidente dell’Aiop Luigi Pierangeli al centro oggi a Pescara del processo su presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese.
Pierangeli ha iniziato parlando della prima cartolarizzazione relativa al periodo della Giunta presieduta da Giovanni Pace e dei rapporti con l’ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli e l’ex assessore alla sanità Vito Domenici. La seconda parte della deposizione ha riguardato i rapporti con la giunta di Ottaviano Del Turco e in particolare con Francesco Di Stanislao, ex direttore dell’agenzia sanitaria regionale relativamente al percorso che ha portato all’approvazione della legge 20 sulla razionalizzazione del sistema sanitario regionale.
Nel corso della sua testimonianza, che è durata diverse ore, Luigi Pierangeli ha parlato della disponibilità da parte dell’Aiop a fare sacrifici per contribuire all’azione di risanamento della sanità annunciata dalla giunta Del Turco.
«Un giorno – ha raccontato ai giudici – il direttore dell’agenzia sanitaria Di Stanislao mi chiamò per incontrarmi. Quando lo raggiunsi era molto agitato. Mi mostrò i numeri riguardanti i ricoveri alla clinica Villa Pini dicendomi che in nessun’altra regione aveva mai riscontrato dati del genere, usando il termine truffa». Pierangeli poi ha ripercorso le riunioni che hanno portato all’approvazione nel giugno del 2006 della Legge 20 sottolineando la difformità della stesura definitiva rispetto agli accordi e la sospensione in maniera ingiustificata da parte della Regione del procedimento amministrativo negoziale.
Il testimone poi ha parlato dell’impennata dei ricoveri a Villa Pini: «nel periodo 2002 – 2005 – ha detto – c’è stato un incremento dell’80 per cento, nel 2002 – 2006 quasi del cento per cento. Il vecchio piano sanitario – ha aggiunto – prevedeva una riduzione, ma nonostante l’Aiop si fosse attenuta a questa prescrizione, i dati evidenziavano un aumento pari a 20 mila ricoveri».
Pierangeli ha raccontato ai giudici di aver cercato di mostrare i dati a Del Turco senza però riuscirci e di aver quindi chiesto la convocazione di un tavolo tecnico: «in quell’occasione ho mostrato al presidente della Regione le mie perplessità sui dati e lui raccontò la storia della fine di Robespierre morto sulla ghigliottina come i suoi nemici».
Il presidente dell’Aiop tornerà a testimoniare lunedì 30 aprile.