Vincenda Asm: Tancredi ricorre in Cassazione

27 aprile 2012 | 12:50
Share0
Vincenda Asm: Tancredi ricorre in Cassazione

L’Aquila, 27 apr 2012 – Pierluigi Tancredi, ex assessore comunale di Forza Italia, ed ex presidente dell’Asm, tramite il suo avvocato Ernesto Venta ha presentato un ricorso in Cassazione per la vicenda che lo vedrebbe coinvolto per un danno erariale per l’Asm di circa 800 mila euro. 

Secondo quanto riportato ieri dal quotidiano Il Centro, infatti, Tancredi dovrebbe essere processato dalla Corte dei conti. L’azione nei confronti di Pierluigi Tancredi fu avviata a fronte di un danno presunto che scaturiva dall’acquisto, definito «frettoloso e non ponderato» di un capannone nella zona industriale di Bazzano per lo smaltimento e la lavorazione dei rifiuti solidi urbani. Per il pm tuttavia sussisteva un danno patrimoniale per l’Asm in quanto a seguito della incompletezza dell’istruttoria la piattaforma ecologia non avrebbe potuto essere attivata.

L’avvocato Venta, oltre a ritenere il suo assistito estraneo alle accuse, sostiene che «la competenza non sia della magistratura contabile ma del giudice ordinario» e per questo ha presentato ricorso. Su questo argomento la Cassazione si è espressa a sezioni unite, una volta per tutte, dando ragione ragione alle tesi di Venta che saranno esaminate dalla corte. Nonostante questo i giudici contabili aquilani abbiano voluto tenere qui il procedimento anche se lo stesso procuratore della Corte dei conti si è associato alla richiesta di Venta in occasione della prima udienza.

La piattaforma contestata è in fase di realizzazione e a causa di ritardi causati dalle precedenti amministrazioni, si sono persi anche dei finanziamenti. L’avvocato sottolinea come le accuse che la Corte di conti avanza, poggino esclusivamente sulle contestazioni fatte in occasione del procedimento penale a carico di Tancredi, poi definito in tribunale con sentenza di assoluzione passata in giudicato.

Al momento il procedimento resta dove era in seguito a una sentenza (non definitiva dei giudici) ma le possibilità che la Corte di cassazione decida di accogliere il ricorso sembrano poggiare su solide basi. Una vicenda lontana dalla soluzione giudiziaria nonostante si tratti di fatti risalenti a sei anni fa.