Matteoli dall’Aquila dichiara guerra a Monti

30 aprile 2012 | 14:44
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Matteoli dall’Aquila dichiara guerra a Monti

L’Aquila, 30 apr 2012 – «Prima si va a a votare e meglio è». Altero Matteoli sceglie L’Aquila per dichiarare guerra al governo Monti lanciando il guanto di sfida sulla riforma del Lavoro: «Se è così noi non la votiamo – ha detto – É una riforma che certamente non consente l’apertura a nuove assunzioni, invece consente di licenziare perché viene cancellato il lavoro a tempo determinato».

 L’ex ministro è giunto in città per sostenere la candidatura a sindaco di Pierluigi Properzi e quella dell’amico di sempre: il capolista del Pdl, Gianfranco Giuliante.  Poco entusiasta sui cambiamenti targati dal segretario Angelino Alfano: «Non riesco a innamorarmi di un cambio del nome. Ciò che fa la forza di un partito, sono gli uomini e i programmi».

E la federazione dei moderati? «É come in amore bisogna essere almeno in due», ha detto. Sul livello locale e la diaspora degli ex forzisti Matteoli ha sottolineato che è «un compito che i probiviri affronteranno – Non possiamo consentire  ad un iscritto di candidarsi dove vuole». Sul fronte del ballottaggio «deciderà il partito – ha aggiunto – ma mai con la sinistra».  «Properzi ci ha messo la faccia  – ha sottolineato dimostrado un amore per l’Aquila. In una democrazia non si può fare a meno dei partiti politici. Tuttavia, se c’è un comune in Italia in cui sarebbe stato il caso di avere solo due liste, questo doveva essere l’Aquila per quello che è accaduto. Quando vedo, invece, che ci sono 8 candidati è il segno evidente della crisi della politica. L’unico centro destra possibile è questo».

Da Matteoli è giunto l’impegno di portare in parlamento le proposte avanzate da Pierluigi Properzi che si sostanziano in una norma che modifichi la legge 77. «Ritengo ancora necessaria un’azione legislativa nazionale – ha esordito Properzi – La legge 77 è vecchia perchè doveva normare l’emergenza. Alcuni dei punti sono ora insufficienti. In ottava commissione ci sono tre disegni di legge: dell’Udc, dei Radicali e la ex legge popolare. Anch’essi sono in qualche modo datati perché incentrati sulla fine del commissariamento».

Anche da Properzi è giunta la condanna per la governance: «Non ha funzionato la parte tecnica perchè la Stm ha pensato di fare un po’ politica e un po’ gestione; anche il comune ha interpretato la governance in maniera errata litigando con tutti». «La  nuova  norma dovrà porre rimedio alla situazione attuale che fa registrare un  Provveditorato interregionale con pochi funzionari e con un provveditore che viene una volta a settimana in città,  e una soprintendenza sottodotata. Così la ricostruzione non si può fare». Il segretario privinciale del Pdl, Alfonso Magliocco ha promesso che sarà modificato lo statuto comunale al fine di cancellare i monogruppi. Ogni gruppo consiliare dovrà essere costituito almeno da tre consiglieri. A.Cal.