Abruzzo, trasporto pubblico locale: Idv, irresponsabile rinnovare i consiglieri Gtm

Pescara, 2 maggio 2012 – «Irresponsabili. Non trovo altre parole per descrivere chi, in presenza di un progetto di fusione delle società del Trasporto Pubblico Locale abruzzese, ha pensato bene di andare in assemblea e di nominare per altri tre anni i consigli di amministrazione di Sangritana e GTM». Lo dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio regionale, che aggiunge: «Non hanno capito che oggi tutte le spese che non rispondono a logiche stringenti di efficacia, economicità ed efficienza devono essere spazzate via senza più nessun indugio, se si vuole evitare che i cittadini e le imprese spazzino via, nel senso letterale del termine, una classe politica sempre più lontana dal paese reale».
«E non è più solo un problema di poltrone -prosegue – è anche un problema di costi e spese inutili tipiche di una gestione artatamente frammentata di identiche funzioni che lo stesso impiegato, lo stesso carrozziere, lo stesso meccanico potrebbero assicurare per tutte e tre le società e che invece le tre società si trovano a doversi assicurare individualmente, triplicando i costi. La fusione doveva essere fatta tre anni fa e tre anni fa io dissi a Chiodi che, se avesse nominato i CdA, li avrebbe visti un minuto dopo mettersi di traverso a qualsiasi progetto avesse anche solo ipotizzato di sottrarre loro le succulente poltrone appena conquistate. I tre anni sono passati, la fusione è ancora lontana da realizzarsi, i CdA hanno remato contro (chi senza dirlo apertamente e chi, invece, in modo addirittura sfacciato) ed oggi, con la loro riconferma per altri tre anni, ci ritroviamo punto e a capo».
«In tutto ciò la cosiddetta clausola di salvaguardia – quella per effetto della quale andrebbero a casa anticipatamente in caso di fusione – pesa come un’altra presa in giro ai danni dei pochi ingenui rimasti in circolazione che, per credergli, dovrebbero "fantasticare" che già da domani i "neonominati" si metteranno a lavorare all’unisono per fondersi e tornarsene a casa. Nel frattempo, però- ed è questo il fatto nuovo che fingono di ignorare – mentre Chiodi e Morra continuano a moltiplicare per tre i costi di funzionamento della governance del Trasporto Pubblico Locale, il resto della Regione muore per mancanza di risorse da destinare agli investimenti ed allo sviluppo. Evidentemente non hanno ancora compreso che prima o poi qualcuno, con le buone o temo anche con le cattive, glielo farà capire».
CGIL, ALTRA INIZIATIVA CONTRO RIORGANIZZAZIONE SETTORE – «Nella giornata di ieri abbiamo appreso, da notizie frammentate ed ancora incerte, del rinnovo in GTM e Sangritana dei Consigli di Amministrazione e dei Direttori Generali. Un rinnovo assolutamente non condivisibile nei tempi e nelle modalità, incomprensibile con il processo in corso di realizzazione dell’Azienda Unica del trasporto su gomma. Un progetto che l’Abruzzo aspetta da anni e che lo stesso Presidente Chiodi, all’indomani dell’approvazione della Legge regionale sulla fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, definiva come “progetto di riforma epocale». Lo dichiarano Domenico D’Aurora (CGIL Abruzzo ) e Luigi Scaccialepre (Filt Cgil Abruzz).
«Il buon senso – aggiungono – avrebbe suggerito di affidare gli stessi incarichi in prorogazio e fino alla definizione del progetto di fusione, invece i rinnovi vengono fatti per tre anni. E’ del tutto evidente la sproporzione fra l’urgenza che i tempi della fusione impongono e l’ampiezza della durata dei nuovi incarichi che di per se costituiscono un disincentivo al rispetto dei tempi previsti. Non va sottaciuto che le persone interessate dal rinnovo sono le stesse che dovrebbero definire entro giugno il Progetto di Unificazione delle tre aziende e che alcuni di loro hanno in più occasioni etichettato il progetto di accorpamento delle aziende come “un’operazione solo demagogica che porterebbe all’aggravio di costi aggiuntivi “. Ci appare quindi singolare e pericoloso determinare una situazione che rischia di costellare di incidenti il percorso verso la fusione, in una condizione, tra l’altro, di grande difficoltà economica delle imprese del settore e in presenza di una continua riduzione dei servizi di trasporto per i cittadini. L’azienda unica nasce infatti con l’obiettivo di razionalizzare i costi di gestione evitando l’attuale moltiplicazione per tre delle strutture organizzative – gestionali e le relative sovrapposizioni. C’è da chiedersi quali siano le reali motivazioni che hanno spinto il Presidente Chiodi, che ha presenziato personalmente le assemblee degli azionisti nelle stesse imprese, a rinnovi a così lunga scadenza e che mal si combinano con gli obiettivi contenuti nella Legge Regionale. Temiamo purtroppo che più che agli interessi dei cittadini abruzzesi le decisioni assunte rispondano come spesso accade ad esigenze di equilibri politici».