Pescara: ucciso ultrà biancazzurro

2 maggio 2012 | 10:34
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Pescara: ucciso ultrà biancazzurro

Pescara, 2 mag 2012 – Nella tarda serata di ieri a Pescara è stato assassinato Domenico Rigante, 24 anni, ultrà della formazione biancazzurra al termine di una lite scoppiata all’interno di un appartamento in via Luigi Polacchi dove per cause in corso di accertamento hanno fatto irruzione alcuni rom. Secondo quanto emerso finora, al termine di una lite è stato esploso un colpo di pistola contro il ventiquattrenne che, trasportato all’ospedale civile Santo Spirito di Pescara, è deceduto prima della mezzanotte.

Rigante è stato colpito al fianco, spiegano dalla questura. Il fatto di sangue, aggiungono, è da ricondursi ad alcuni attriti tra un gruppo di ultras della tifoseria del Pescara e un gruppo di nomadi. A causa di questi dissidi già in passato c’erano state liti violente tra le due "bande" per motivi estranei all’ambiente calcistico. 

Sul luogo della tragedia sono giunti gli agenti della Squadra mobile della Questura di Pescara che hanno immediatamente avviato le indagini e contemporaneamente stretto di assedio il quartiere di Pescara Portanuova alla ricerca dell’omicida che farebbe parte di una nota famiglia di nomadi residente in città. Dai primi accertamenti non è da escludersi un errore di persona in quanto il destinatario del raid punitivo doveva probabilmente essere il fratello di Domenico Rigante, Antonio, riuscito a fuggire.

OMICIDIO A PESCARA: VITTIMA SCAMBIATA PER IL GEMELLO – Sarebbe un giovane di 29 anni di Pescara, Massimo Ciarelli, la persona ricercata per l’omicidio di Domenico Rigante (24 anni), il tifoso morto ieri sera nel capoluogo adriatico perché confuso con il fratello gemello. L’aggressione è avvenuta nell’abitazione di amici dove Rigante è stato raggiunto dal fratello gemello Antonio inseguito, secondo quanto emerso dagli accertamenti della polizia, da un gruppo di persone, una delle quali armata di pistola. Prima dell’irruzione in casa, erano stati sparati alcuni colpi andati a vuoto. Una volta nell’abitazione, il gruppo di inseguitori ha con ogni probabilità confuso i fratelli ed ha sparato al fianco di Domenico, morto subito dopo il ricovero in ospedale. La vittima, sottoposta a Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) era conosciuta dalle forze dell’ordine perché coinvolta in indagini riguardanti una rapina e lo spaccio di droga. Anche l’inseguito, il fratello Antonio, ha dei precedenti penali. L’inchiesta sulla morte è coordinata dal Pm Salvatore Campochiaro. Gli investigatori ritengono che l’ aggressione sia da ricondurre ad attriti tra un gruppo di ultras del Pescara ed alcuni nomadi locali per motivi estranei all’ ambiente calcistico.

CODICI: ALLARME SICUREZZA IN CITTA’ «Apprendere di un nuovo omicidio a Pescara – dichiara Domenico Pettinari segretario provinciale del Centro per i diritti del cittadino (Codici) – e scoprire che una delle vetture utilizzate dal commando criminale sia stata poi ritrovata in via Caduti per Servizio nel quartiere fontanelle di Pescara ci desta enorme preoccupazione ma non ci stupisce affatto. Negli ultimi mesi diverse volte ho denunciato che alcuni noti pluripregiudicati di via Caduti per Servizio se ne andavano girovagando in strada con la pistola a vista , alcune volte la cacciavano dalla cintola e la rimettevano dentro proprio per farla vedere ad alcuni nostri attivisti della zona che prontamente mi contattavano per riferirmi il clima da far west. Ho pubblicamente denunciato che gli stessi alcune volte si ‘dilettavano’ a sparare in aria o a sparare contro alcuni lampioni danneggiando anche il pubblico patrimonio. Per noi scoprire oggi che una macchina coinvolta in un omicidio sia stata poi ritrovata in via Caduti per Servizio, tanto più se si parla di una Fiat 500 che secondo le nostri fonti – se confermata essere la stessa – viene da tempo utilizzata da una nota famiglia di pluripregiudicati sita vicino ai civici 27, 25 di via Caduti per Servizio, ci fa rabbia ma non ci sconvolge più di tanto. Perché – continua Pettinari – da tempo andiamo gridando che via Caduti per Servizio e per l’esattezza i civici 25,27 e 29 della via rappresentano il centro nevralgico di gran parte delle attività illecite e delle azioni violente che si consumano nella nostra Pescara. Ricordiamo che solo alcuni giorni fa a pochi metri dal civico 25 veniva arrestato in casa un noto pluripregiudicato perché accusato di essere stato lui il mandante del rogo delle 5 macchine vicino il quartiere Rancitelli, questo per dire che quando si vogliono trovare gli autori delle violenze perpetrate nella città di Pescara basta recarsi all’interno dei soliti noti alloggi comunali in via Caduti per Servizio. Per tali motivi – continua Pettinari – noi che viviamo quotidianamente da vicino ‘la gente di quelle zone’ e che abbiamo veramente il polso della situazione avevamo proposto l’istituzione di una unita’ fissa h 24 di polizia proprio laddove secondo noi si concentrano le risorse della malavita locale, dove non bastano alcune seppur grandi retate ogni tanto per poi l’attimo successivo lasciar tutto come prima. Ciò che è accaduto a Pescara ci deve far riflettere – continua Pettinari – Pescara non è più una città tranquilla, la criminalità ha innalzato il livello dello scontro contro coloro che considera avversari, la criminalità con questi gesti ci dimostra che non ha più limiti, se vuole ammazza con estrema facilità».

ASSOCIAZIONE ROM: NON GENERALIZZARE – Il presidente nazionale della Fondazione Romanì e dell’associazione abruzzese Ciliclò, Nazareno Guarnieri, prende le distanze dall’omicidio del 24enne pescarese avvenuto ieri sera per mano di alcuni rom e respinge ogni tentativo di generalizzazione, «perché significherebbe aiutare i delinquenti. Il responsabile di questo episodio – dice – va preso e messo in carcere, così come ogni criminale. Voglio esprimere a nome dei rom le condoglianze alla famiglia del ragazzo deceduto. E’ però necessario ribadire che la comunità rom non è delinquente. Semmai le responsabilità sono del Comune e delle istituzioni, in quanto mancano opportunità che consentano di evitare l’emarginazione e l’esclusione sociale». Guarnieri sottolinea inoltre di aver ricevuto centinaia di telefonate da rom pescaresi, «spaventati per il rischio di eventuali ripercussioni».

ALL’ERTA FORZE ORDINE, IN ARRIVO RINFORZI TENSIONE IN CITTA’, CENTINAIA ULTRA’ IN OBITORIO  – L’uccisione di Domenico Rigante ha scosso l’intera città e creato grande fermento nell’ambiente della tifoseria organizzata pescarese di cui lo stesso Rigante, nonostante la giovane età, era personaggio di spicco e molto conosciuto. Altissimo il pericolo per le forze dell’ordine: in Questura confermano che sono in arrivo rinforzi dalle Marche per meglio organizzare il controllo del territorio. Diverse centinaia di tifosi tra questa mattina e anche nel pomeriggio intanto hanno fatto la spola con l’obitorio dell’ ospedale civile dove si trova la salma del ventiquattrenne ucciso ieri sera a colpi di pistola. Grande partecipazione e tensione si respira anche nella zona del porto di Pescara considerando che proprio la famiglia Rigante, originaria di Bisceglie (Bt), era molto conosciuta in quanto proprietaria di un peschereccio.

ANCHE CALCIATORI E ZEMAN IN OBITORIO – Tra la mattinata e il primo pomeriggio diversi giocatori del Pescara di Zdenek Zeman si sono recati all’obitorio dell’ospedale civile dove si trova la salma del tifoso biancazzurro, Domenico Rigante. Assieme al presidente Daniele Sebastiani sono stati in obitorio Marco Verratti, Lorenzo Insigne, Riccardo Maniero, Ciro Immobile e Antonio Bocchetti. In questi minuti sta aumentando l’afflusso di tifosi all’obitorio dove si trovano anche alcuni uomini della Digos della Questura di Pescara. Sempre nel primo pomeriggio, per evitare problemi, una troupe televisiva nazionale è stata fatta allontanare vista la presenza delle centinaia di tifosi biancazzurri. Secondo alcune indiscrezioni, domani mattina verrà effettuata l’auto
psia sul corpo di Domenico Rogante. Se verrà concesso il nullaosta per la restituzione della salma da parte del magistrato, Salvatore Campochiaro, i funerali del ventiquattrenne tifoso biancazzurro si terranno venerdì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Villaggio Alcyone.

DIFFUSA FOTO PRESUNTO ASSASSINO – La squadra mobile di Pescara, diretta da Piefrancesco Muriana, ha diffuso nel pomeriggio la foto di Massimo Ciarelli, 29 anni, ritenuto il presunto autore dell’omicidio di Domenico Rigante, il 24enne ucciso ieri sera in via Polacchi sotto gli occhi del fratello gemello Antonio, che a quanto pare doveva essere il reale destinatario di quel colpo di pistola che lo ha raggiunto al fianco. La polizia sta cercando attivamente Ciarelli da ieri sera ma non l’ha ancora individuato ne’ lui si e’ costituito alle forze dell’ordine.