
Roma – I sindaci non devono disdire alcun contratto con Equitalia perché è la legge (decreto legge n. 201 del 2011) a prevedere che i comuni gestiscano da soli l’attività di riscossione dall’1 gennaio 2013. Termine che è stato prorogato dal Parlamento di un anno (inizialmente era fissato per il 1° gennaio 2012) per accogliere le richieste fatte proprio dai Comuni, anche tramite l’Anci, a più riprese (da ultimo durante l’audizione dell’Anci davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera del 9 dicembre 2011).
E’ la stessa Equitalia a precisarlo. «Gli annunci di alcuni sindaci di voler disdire il contratto con Equitalia appaiono quindi pretestuosi, – si legge in una nota – visto che è una norma dello Stato a imporre ai Comuni di gestire in proprio l’attività di riscossione. Equitalia ricorda, infine, che i Comuni dal 1997 hanno la facoltà di disciplinare autonomamente le forme e le modalità della riscossione delle proprie entrate. Se fino a oggi non l’hanno fatto un motivo ci sarà».
ANCI, PROROGA GESTIONE DIRETTA IN INTERESSE COMUNI– «La richiesta di proroga di un anno per la gestione diretta della riscossione da parte dei Comuni formulata dall’Anci è stata fatta nell’interesse dei Comuni stessi. Il rischio che si correva era infatti quello di dover sospendere la riscossione in quanto i tempi con cui era prevista l’uscita di Equitalia non consentivano di fare una gara per scegliere un nuovo riscossore oppure organizzare una riscossione interna». E’ quanto afferma il Segretario Generale dell’Associazione dei Comuni italiani (Anci). «Il tema della riscossione – aggiunge – è molto importante e merita sicuramente attenzione perché una buona funzione di riscossione consente di abbattere evasione ed elusione fiscale, consente di poter fare politiche fiscali mirate, dà maggiori certezze sulle entrate e consente anche di dare conto dei flussi di entrata in modo trasparente. Sono anni che le norme su questa materia vengono ritoccate – sottolinea – quasi sempre per complicare la vita ai Comuni, come quelle relative alla riscossione dei ruoli sotto i 2000 euro. Anche per questo l’ANCI sta valutando di dar vita ad una struttura operativa, da mettere a disposizione dei Comuni, per aiutarli a riscuotere meglio i tributi locali". "Certo – conclude Rughetti – la mancanza dell’ICI comporta una diminuzione dei flussi visto che l’IMU la riscuoterà direttamente lo Stato con l’F24».