Garanzia e Controllo, Lombardi: «Arbitrarietà e carenze nella gestione del personale comunale»

L’Aquila, 3 mag 2012 – Il presidente della commissione consiliare permanente “Garanzia e Controllo” Enzo Lombardi rende nota la relazione della Commissione d’Indagine sul terzo argomento inerente le modalità di gestione del personale comunale e delle società partecipate. «Per tale relazione – specifica Lombardi – non è stato provveduto, come di dovere, al suo inserimento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale».
Come si legge nel testo la commissione «ha costantemente potuto rilevare confusionale arbitrarietà, macroscopiche carenze, disfunzioni organizzative e manchevolezze procedurali rinvenute negli anni precedenti e susseguenti al terremoto, così come pure, andando a ritroso, nella gestione del personale delle Società partecipate e della Istituzione C.S.A».
Relazione al Consiglio Comunale sugli esiti della Commissione di Indagine “sulle modalità di gestione delle assunzioni, delle mobilità, dei concorsi, delle attribuzioni e dei cambiamenti dei profili professionali”.
Questa Commissione, in sede di attività di “Garanzia e Controllo” ha costantemente potuto rilevare macroscopiche carenze, disfunzioni organizzative e manchevolezze procedurali rinvenute negli anni precedenti e susseguenti al terremoto, così come pure, andando a ritroso, nella gestione del personale delle Società partecipate e della Istituzione C.S.A.
COMUNE
Al fine di rendere più incisiva la presente relazione si allegano le relazioni di giugno e quella dell’11 novembre 2010 proposte dalla Commissione di “Garanzia e Controllo” ed approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 146/10.
Le stesse evidenziano le notevoli criticità della situazione organizzativa e funzionale generale, a cui si aggiungevano “le delusioni e la percezione di autentiche ingiustizie nei confronti . dei propri dipendenti”.
Si evidenziavano la “rutilante assegnazione e distribuzione degli incarichi dirigenziali, non sempre compiuta sulla base di requisiti e professionalità adeguate, il mancato controllo del loro operato, la mobilità per comando o trasferimento. i cambi di profilo, l’assegnazione delle sedi, la distribuzione dei buoni pasto, ., riconoscimenti solo per specifiche categorie (che) creano ulteriore disagio e offrono un’immagine non solo di insufficienza ma anche di scarsa trasparenza”.
Tutto ciò approvato all’unanimità dal Consiglio e anche dal Sindaco che ripetutamente invitava ad approfondire l’intera materia della gestione del personale.
Gli allegati documenti sono esempio e riprova delle su riportate argomentazioni e dei relativi giudizi e basano sulla individuazione, nomina e gestione dei dirigenti e, in special modo, di quelli cui sono stati affidati incarichi dirigenziali e gestionali al di fuori delle regole anche di buon senso.
Valgano per tutti gli esempi relativi alle figure dei direttori generali, del direttore dell’Istituzione CSA, del dirigente a scavalco (sic), dei dirigenti nominati senza concorso e alcuni da anni in servizio al di fuori di ogni normativa.
E’ di tutta evidenza la confusionale arbitrarietà della gestione del personale in genere risultante dalla documentazione che si allega e che riguarda:
1. Mansioni superiori: al di fuori della contrattazione sindacale e senza contestuali procedure concorsuali;
2. Comandi presso altre Amministrazioni Pubbliche disposti disordinatamente dai dirigenti e da altri Organi al di fuori dei propri poteri;
3. mobilità disposte con procedure ad personam e senza tener conto delle gravissime carenze derivanti all’Amministrazione per insufficienza di personale, specie nel periodo post-terremoto;
4. cambi di profilo professionale senza alcuna procedura di trasparenza;
5. assunzioni, specie a tempo determinato, somministrato, o con personale co.co.co., attraverso non sufficienti procedure selettive;
6. progressioni economiche e funzionali ad personam;
7. attribuzione di sistemi premianti non preceduti da adeguate motivazioni e procedure.
Non desta, perciò, meraviglia, la lettera del Segretario Generale, avv. Pirozzolo, avente ad oggetto: “Personale dipendente, trasferimenti intersettoriali” con la quale si richiamano tutti i dirigenti ad evitare la mobilità ed i trasferimenti intersettoriali su iniziativa di ciascun dirigente e con modalità e contenuti del tutto opposti e contraddittori, “ingenerando malumore negli interessati e disservizio per le ordinarie attività” aggiungendo l’invito al dirigente per le Risorse Umane a far rientrare ben 40 impiegati nelle originarie postazioni.
Eclatanti sono i casi di avvenuta attribuzione ad personam di profili funzionali; ad esempio di funzionario avvocato attribuito a personale operante al di fuori del settore avvocatura; modifiche di pianta organica ed attribuzione di nuovi profili ad hoc di avvocato a funzionario direttivo contabile, senza, peraltro, adire una procedura interna di selezione e senza diramare una qualsiasi forma di avviso o bando almeno interno. Oltre quanto sopra, essenzialmente illustrato, si rinvia ad una lettura della documentazione allegata. Comunque presso l’ufficio della Commissione potrà essere reperito qualsiasi altra documentazione.
ASM CRITICITA’ Non c’è corrispondenza tra i dati contenuti nelle tabelle e nelle relazioni trasmesse nel corso delle indagini dall’Azienda. Da un confronto fatto tra le stesse risulta, ad esempio, che nel 2002 il totale del personale risulta: in base alla tab. 1 di 123 unità; in base alla tab. 2 di 95 unità, in base alla relazione trasmessa al Sindaco, di 114 unità. Invece, nel riscontro che l’Azienda fa alla nota prot. N. 1244 del 03/08/11 nella parte esplicativa esso risulta essere di 114 unità, mentre, nella tabella allegata alla nota stessa, di 93 unità. Pertanto, la griglia relativa alla pianta organica fornisce una situazione di massima con le dovute approssimazioni.
Con riferimento ai passaggi di livello si rilevano le seguenti criticità: la maggior parte è avvenuta per decisione del c.d.a. anche se notevoli sono i passaggi avvenuti per accordi sindacali o individuali mentre minimi sono quelli per inidoneità al lavoro, per vertenze sindacali o per sentenze giurisdizionali. Anomali sembrano i passaggi di livelli dal 3° al 7° tramite accordo individuale su richiesta dell’interessato o dal 2° all’8° senza mai affrontare una selezione. Inspiegata è la circostanza in base alla quale vi sono persone che non hanno mai usufruito di passaggi di livello, nemmeno in base agli accordi sindacali.
Si allegano i prospetti riepilogativi dal 2002 al 2011 ed i diagrammi a striscia da cui si evincono i dati delle progressioni di carriera individuali di tutti i dipendenti ASM.
Si allegano, altresì, tutte le relazioni fornite al riguardo dalla Società.
Come da invito del Consiglio tutti i dati decorrono dall’anno 2002.
AFM CRITICITA’ Sia nel settore farmacie che in quello pedagogico ed in quello cimiteriale risulta un larghissimo ricorso alla utilizzazione di personale assunto con chiamata diretta sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
Si allegano gli schemi riassuntivi.
AMA Si allega la relazione così come pervenuta.
S.E.D. CRITICITA’ Tutte le assunzioni del personale risultano essere avvenute per chiamata diretta. Una sola assunzione nel 20
02 è stata effettuata tramite selezione mentre il personale inizialmente in servizio presso il Comune era stato assunto per concorso.
Si allegano schema riassuntivo e documentazione.
C.T.G.S. I dati forniti si rivelano assolutamente pasticciati ed incomprensibili quindi difficilmente decifrabili.
ISTITUZIONE C.S.A. CRITICITA’ Molto critica la posizione del Direttore, specie attuale.
Davvero difficile dare un giudizio complessivo della singolare gestione del personale nel tempo.
Si allegano i relativi report da cui è possibile desumere modalità di assunzione e gestione del personale inammissibili in un comparto pubblico.
Si rileva, in particolare, il funzionamento della importante struttura sociale è sempre stato affidato a decine e decine di collaboratori a termine reclutati attraverso società interinale e attraverso co.co.co.
E’ molto singolare l’assenza anche di una minima pianta organica che potesse assicurare almeno la continuità della gestione oltre che la regolarità e l’efficienza della stessa.
Tutto il personale finora utilizzato, tranne qualche caso, non è mai stato attinto con pubbliche procedure selettive e comunque si tratta sempre di rapporti a tempo determinato.
Si allegano, assieme ad una memoria riepilogativa, n.3 documenti ricevuti dalla Istituzione C.S.A.