
L’Aquila – Aria di “redde rationem” nel Pdl. Era stato facile profeta l’ex sindaco Biagio Tempesta quando disse che all’attuale classe dirigente del partito «non restava altro che spegnere la luce e chiudere la porta». E così è stato. Alla luce dell’eccessivo numero di schede con il voto disgiunto Cialente e candidato sindaco del Pdl, sono molti coloro che nel partito di Berlusconi ora puntano il dito contro i vertici locali.
Ci si chiede tuttavia chi sia stato il vero sconfitto fra il candidato sindaco Pierluigi Properzi e il partito di Berlusconi. Alfonso Magliocco ha già adottato una linea difensiva: «I risultati del Popolo della Libertà alle elezioni amministrative in tutta Italia evidenziano una difficoltà diffusa del partito che sconta posizioni scomode mal digerite dal proprio elettorato in riferimento all’appoggio al governo Monti. In questo scenario L’Aquila e l’Abruzzo non fanno eccezione anche alla luce delle note vicende locali che comporteranno necessariamente delle riflessioni».
Poi il ramoscello d’ulivo: la mano tesa nei confronti di De Matteis: «Dichiariamo sin da ora la disponibilità a definire strategie in vista del ballottaggio per strappare L’Aquila alla mala gestione dell’amministrazione Cialente. In quest’ottica ci stiamo attivando per un incontro con la dirigenza del partito e con Pierluigi Properzi per un’analisi del voto e per le necessarie determinazioni». Luca Ricciuti era uno di coloro che all’interno del partito aveva mal metabolizzato la scelta civica del Pdl, portando fino ad un certo punto avanti la candidatura di De Matteis per poi fare marcia indietro dopo la benedizione del segretario Angelino Alfano.
Ora Ricciuti non può accontentarsi di un consolatorio «l’avevo detto» e promette invece battaglia contro Gianfranco Giuliante che ritiene responsabile della débacle del partito. Il primo round c’era stato in occasione del congresso del Pdl quando Ricciuti aveva impresso su Giuliante la lettera scarlatta dell’inciucio. É pronto ora a rincarare la dose, prove alla mano. Anche il candidato sindaco del centro destra è consapevole del fenomeno che tuttavia non sarebbe stato così diffuso.
Un risultato al di sotto delle aspettative, ha ribadito. «Me lo aspettavo ma speravo che fosse anche una occasione da non rinunciare – ha dichiarato a bocce ferme Pierluigi Properzi che non esclude un apparentamento ufficiale con l’Aquila città aperta – Io portavo avanti un modo di governo di tipo diverso. Invece ora avremo la riproduzione più o meno brutta del vecchio consiglio comunale. Mi sembra assolutamente naturale che ci si apparenti con De Matteis. Ritengo che ci sia lo spazio e il modo». Poi sulle strategie:«Quando io sono sceso in campo purtroppo i giochi erano quasi tutti fatti. Io ritenevo che ci fossero gli spazi per convincere le persone invece gli accordi erano quasi tutti fatti. Ora il Pdl deve risolvere le questioni in casa».
A.Cal.