
L’Aquila – Il ballottaggio è ormai certo, con Cialente e De Matteis divisi da oltre 10 punti percentuali (40 a 29); il candidato ufficiale del Pdl, Properzi, con un voto deludente (8); Mancini (6) affiancato dai due candidati delle liste civiche, Di Cesare e Vittorini (tra 5 e 6). Bocciatura senza appello per Verini (Fli, 2) e Blundo (1), in netta controtendenza rispetto al boom nazionale del “5 stelle”.
E dai relativi Comitati le reazioni sono ovviamente diverse. «Siamo al ballottaggio, d’altra parte con otto candidati sindaco era matematicamente impossibile farcela al primo turno». Così il sindaco uscente alla ricerca del secondo mandato, Massimo Cialente. «Il risultato me lo aspettavo», continua Cialente. «Non mi aspettavo di superare il 40%. Mi ha colpito molto il crollo del centrodestra che con De Matteis e Properzi non supera il 38%». Cialente riconosce che se l’Idv, alleato e presente in Giunta fino a pochi giorni prima della fine della legislatura, fosse rimasto nella coalizione di centrosinistra «ci sarebbe stata la vittoria al primo turno: il rapporto si può ricucire, soprattutto con gli elettori».
{{*ExtraImg_30694_ArtImgRight_525x385_Di Cesare: arrivano gli ultimi dati}}Ettore Di Cesare, si è detto «soddisfatto, perché temevo che gli aquilani non avrebbero compreso appieno la novità. Non mi aspettavo un risultato così alto delle nostre liste civiche e di L’Aquila che Vogliamo (di Vittorini, ndr)». Dello stesso parere Vincenzo Vittorini, molto felice per il risultato raggiunto dalla sua lista civica: «Siamo forti – ha commentato – la lista civica, quando ha progetti validi, viene premiata dalla gente. Continueremo a proporre il nostro progetto alla città».
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Pierluigi Properzi talmente deluso che neanche tiene aperto il suo Comitato, trovato chiuso già intorno alla mezzanotte e poco frequentato durante tutto il pomeriggio. Qualche ora prima, (dopo i primi dati ufficiali significativi), aveva dichiarato di aver raggiunto «un risultato sotto le aspettative».
(red)