#noninnamorartimaiepoimai

9 maggio 2012 | 19:45
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#noninnamorartimaiepoimai

[i]La meccanica del cuore[/i] non funziona.

Inutile girarci troppo intorno.

Magari all’inizio sì. Fosse anche solo per la copertina dell’edizione italiana.

Funziona il tempo di venti pagine o poco più.

Poi Mathias Malzieu, rockettaro d’oltralpe, si perde. E non si trova più.

Uno può anche avere un’idea, nella vita. Un barlume di qualcosa. Però, e qui ci starebbe bene una parola forte che comincia con la lettera c di casa, se poi vuoi scrivere un raccontino, un libello, una poesiuola, ecco, magari su e intorno a quell’idea bisognerebbe lavorarci.

Opinione solo mia, sia chiaro. Il libro vende, incanta i più e Luc Besson lo porterà sul grande schermo in 3D.

Jack nasce a Edimburgo il 16 aprile del 1874. Nevica. Sua madre non può tenerlo, lo partorisce in casa di una donna, Madeleine, [i]levatrice che gli abitanti della città considerano pazza[/i].

Un cuore, Jack, ce l’ha. Ma durissimo e ghiacciato.

Se tutti ti temono, però, vuol dire che un qualche potere ce l’hai. Una qualche capacità di sfidare le leggi della natura, magari.[i] La dottoressa comincia a rovistare sullo scaffale degli orologi meccanici. Con un orecchio ascolta il mio cuore difettoso, con l’altro i tic tac. Poi, all’improvviso, le si illumina lo sguardo. “Questo!” urla, accarezzando con la punta delle dita gli ingranaggi di un vecchio orologio a cucù[/i].

Un cuore non più duro e caldo che batte a tempo, grazie ad un cucù. Ma stai attento, Jack. E’ un cuore fragile. Tre regole, per te. Madeleine ti ha salvato dal gelo e dalla morte, Madeleine sa come devi vivere per far continuare a battere quel cuore.

[i]Uno, non toccare le lancette.

Due, domina la rabbia.

Tre, non innamorarti, mai e poi mai.

Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno,

e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.[/i]

Tenete presente che questo abstract è il leitmotiv del libro. Lo hanno messo all’inizio, in mezzo e pure alla fine. La terza riga acchiappa, nulla da dire. Non innamorarti mai e poi mai. Chi può resistere?

Comunque. Jack non ce la fa. A non innamorarsi, intendo. Perde testa cuore e cucù per Miss Acacia, una ragazzina miope che non porta occhiali e canta da dea. Due corpi e un’anima sola. Un grande amore. Infelice, ovviamente. Come devono essere tutti i grandi e veri amori. Impossibili. Irrealizzabili. Altrimenti si chiama vita ed è tutt’altra faccenda.

Io dico che l’improbabile coppia e tutti gli altri strampalati personaggi non trovano forma definitiva, narrativamente parlando.

Però lo so che tanto lo leggerete. E so anche che vi appunterete cose così, e che magari poi le posterete anche su fb: [i]“Conoscevi i rischi che avresti corso dando le chiavi del tuo cuore a una scintilla”[/i],

[i]“Lungo la strada, la paura e il dubbio rivaleggiano con il desiderio. Non avrei mai pensato che fosse tanto complicato tenere al proprio fianco la persona che amiamo più di ogni altra cosa”[/i].

[i]“Un giorno o l’altro, tutto il piacere e la gioia che l’amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l’assenza, poi i tormenti della gelosia, dell’incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell’ingiustizia. La meccanica del tuo cuore esploderà. Può darsi che resista all’intensità del piacere. Ma non è abbastanza robusto per sopportare le pene d’amore”.[/i]

Vabbè, dai.

Andate. Se avete amato anche voi qualcuno che [i]credeva alle sue bugie, o meglio ai suoi sogni[/i] potete andare.

Mathias Malzieu, La meccanica del cuore, Feltrinelli.

Tiziana Pasetti

[i]

[url”Professione #hashtagger “]http://ilcapoluogo.globalist.it/blogger/Tiziana%20Pasetti[/url][/i]