Gole di San Venanzio, messa in sicurezza: pochi fondi dall’Anas

«L’Anas ci ha comunicato che non potrà finanziare tutto il progetto inerente i lavori di realizzazione per la messa in sicurezza del tratto viario Gole di San Venanzio, un’opera strategicamente importante per tutti i cittadini subequani» .
E’ il commento di Berardino Musti, presidente del comitato Pro Valle Subequana, dopo l’incontro dello scorso 8 maggio con Lelio Russo, capo compartimento viabilità Abruzzo e il Dirigente Gioacchino Del Monaco a cui hanno preso parte anche il Presidente della Comunità Montana Sirentina Luigi Fasciani, il Sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari ed il Comitato Pro Valle Subequana da me rappresentato.
«Indubbiamente siamo rimasti sorpresi nel venire a conoscenza che l’Anas, dopo precedenti contatti in cui ci rassicurava che la Direzione Generale era disposta ad integrare la somma mancante per l’esecutività di tutto il progetto, per mancanza di finanziamento non poteva più coprirlo per intero – prosegue Musti – Fanno parte del progetto la realizzazione di tre gallerie paramassi, la realizzazione di valli paramassi ed ulteriore posizionamento di reti paramassi, opere che se eseguite, permettono di raggiungere una sicurezza accettabile in tutto il tratto viario delle Gole di San Venanzio».
«Abbiamo fatto osservare al Capo Compartimento che a nostro avviso si poteva stralciare il progetto e dare esecuzione ai lavori corrispondenti all’importo di 7milioni 800 mila euro – spiega Musti – somma attualmente a disposizione dell’Anas. Nell’incontro si sono riscontrate opinioni diverse e si è convenuti che se entro un mese la Direzione Generale dell’Anas non riuscirà a finanziare tutto il progetto, (l’importo totale è di 12milioni 500 mila euro) si potranno eseguire i lavori per l’importo a disposizione. Quanto detto è il risultato dell’incontro che a nostro modo di vedere non ci ha soddisfatti, anzi ha generato in noi ulteriori preoccupazioni e dubbi sull’esecutività dei lavori per la messa in sicurezza».
«Nel corso della riunione si è anche discusso di chi fossero le responsabilità qualora si verificassero danni a persone o cose dovuti a caduta massi – prosegue Musti – su questo punto mi viene l’obbligo di ricordare che l’Anas, in occasione dell’evento sismico del 6 aprile 2009, è stata demandata come soggetto attuatore degli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’intero tratto viario Gole di San Venanzio. In data 15 settembre 2009, il Prefetto mi portava a conoscenza del contenuto della nota Prot. n. CAQ- 002193-P del 31.8.2009 con la quale il Compartimento ANAS dell’Aquila riferiva in ordine allo stato dei lavori intrapresi per la risoluzione del problema del tratto viario S.S.5 tratto viario Gole di San Venanzio, testualmente riporto la parte più significativa di quanto il Compartimento Anas dell’Aquila riferiva».
Attualmente lo stato dei lavori è in fase avanzata nel rispetto del cronoprogramma e delle previsioni di riapertura della statale entro il mese di settembre seppure con limitazioni.
«A quasi tre anni, 15 Settembre 2009 riapertura della strada, chiusa causa terremoto il 6 Aprile 2009, nulla è stato fatto anzi altri disagi abbiamo dovuto sopportare causa le molteplici chiusure che si sono succedute per caduta massi. Pur riconoscendo all’Anas il lavoro sin qui svolto ci sentiremo sicuri nel percorrere le Gole di San Venanzio solo quando saranno realizzate tutte le opere progettate – ha concluso – Impellente è la necessità di una sicurezza accettabile. Non abbiamo altra via di comunicazione con la Valle Peligna, la Provinciale 9 è una strada pericolosa per le sue pendenze e fuori norma, quindi non può essere considerata una strada da percorrere in alternativa alla S.S.5, tratto viario Gole di San Venanzio».