
I furbetti non avranno più alibi con l’attivazione della Banca dati per l’emergenza. Un prodotto realizzato dal “Sed” e finanziato con i fondi della Ricostruzione a disposizione di tutti i comuni del cratere. Lo strumento è già a disposizione delle forze dell’Ordine, in particolare delle fiamme Gialle, la novità è che è ora disponibile anche per i singoli cittadini.
L’accesso è possibile attraverso un banner visibile nel sito istituzionale del Comune dell’Aquila e posto sulla destra. Ogni utente avrà la sua storia post sisma a portata di click. Dalle forme di assistenza erogate, alberghi, autonoma sistemazione, fitti concordati con le somme erogate. In questo modo sarà possibile verificare se chi ad esempio è stato il albergo ha avuto il Cas, oppure ha avuto fitti. É possibile controllare anche a che punto si trova la propria pratica con le somme erogate e lo stato di avanzamento. Il sindaco Cialente ha spiegato che a breve i cittadini potranno interrogare il date base anche per verificare a che punto si trova il progetto nella filiera.
Il sindaco ha spiegato che la banca dati è stata molto voluta dal ministro Barca in nome della trasparenza. Ci sono inoltre parti del software riservate esclusivamente alle forze dell’ordine e al Comune dell’Aquila soprattutto per l’individuazione degli indirizzi temporanei. Il sindaco ha spiegato che conoscere lo stato anagrafico dei cittadini residenti in progetto Case e Map potrà essere utile per programmare i servizi. Il direttore del Sed, Alfonso Paravano ha spiegato che il data base contiene già 51 anagrafi dei Comuni ossia i dati di 160 mila persone. Sono state caricate già 30 mila pratiche.
A.Cal
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