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Montereale – Sono oltre mille gli abitanti di Montereale che hanno affidato la fascia tricolore a Massimiliano Giorgi, candidato sindaco della lista civica “Indipendente”.
Il Comune di Montereale esce da tre anni di commissariamento e ben due Consigli comunali sciolti. I 3.000 abitanti dell’Alta Valle Aterno hanno scelto, nell’importante appuntamento elettorale, i sei consiglieri ed il nuovo sindaco che guideranno il governo di questo grande comune dell’aquilano composto da più di 30 frazioni.
L’avversaria, Lucia Pandolfi, sindaco uscente commissariato, si è presentata a capo della lista civica “Montereale nel Cuore”. Il suo risultato si è fermato a 885 voti, perdendo per quasi 7 punti percentuali la possibilità di tornare al vertice del Comune.
La vera sorpresa di queste elezioni a Montereale è stato il risultato del candidato consigliere Pierpaolo Pietrucci che ha incassato il record di preferenze con 328 voti. Il consigliere più votato tra tutti i comuni della provincia con meno di 3000 abitanti ed il candidato che ha collezionato il maggior numero di preferenze nella storia politica di Montereale. L’accordo politico della lista prevedeva che in caso di vittoria della Pandolfi (Idv) Pietrucci – (Pd ndr) capo gabinetto del sindaco uscente del Comune dell’Aquila Massimo Cialente – avrebbe assunto il ruolo di vice sindaco.
«Un risultato tanto strabiliante quanto inaspettato. – ha commentato Pietrucci – Le persone mi hanno ripagato dell’impegno profuso e del forte legame personale che ho con l’Alta Valle Aterno». Originario di Cesaproba «dove sono nati i miei genitori ed i miei nonni, – ha aggiunto – sono cresciuto lì ed ho mantenuto le amicizie di una vita. Ho raccolto volentieri la sfida che mi hanno proposto Giovanni (Lolli ndr) e Stefania (Pezzopane ndr) di mettermi in gioco direttamente per un territorio complesso e articolato, che ha un grande bisogno di ripartire economicamente e a cui sono molto legato personalmente».
In vista delle prossime elezioni politiche e regionali, il traguardo raggiunto da Pietrucci potrebbe rappresentare un cavallo di Troia per la conquista di un feudo molto importante per il Partito Democratico abruzzese.
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