
La settima tappa del 95° Giro ciclistico d’Italia, in programma domani, è lunga 205 chilometri: la carovana si sposterà da Recanati a Rocca di Cambio.
La partenza è prevista in via Le Grazie, alle 11.45, l’arrivo in piazza Maggiore Lolli, in un’orario compreso fra le 17 e le 17.30. La frazione unirà l’Appennino marchigiano e quello abruzzese, con attraversamento del Parco dei Monti Sibillini e il superamento del Gran Premio della montagna posto sul Colle Galluccio (3/a categoria) al km 101,7 e a 1.190 metri d’altezza; seguirà l’arrivo nel rifornimento fisso di Trisungo, sulla Statale 4 Salaria. Si tratta di una salita piuttosto pedalabile fino a Piano Palasdone, con successiva discesa molto veloce che si conclude all’Aquila (km 178,8), dove è posto il traguardo volante. Poco dopo, al km 186, inizierà l’ascesa verso i 1.392 metri di Rocca di Cambio. Si tratta del primo arrivo in salita del Giro 2012, un Gran Premio della montagna di 2/a categoria che proporrà una salita di 19,1 km (con pendenza media del 3,9%) abbastanza pedalabile, su una strada molto ampia.
A 3,5 km dall’arrivo c’é una breve discesa, poi si svolta a destra ai 1.600 metri, dove comincia il tratto più duro, con un passaggio che – a 700 dall’arrivo – sfiora pendenze fino al 10%. Un’ampia curva immette poi sul rettilineo d’arrivo, largo 5 metri. Nel 1965, con partenza dall’Aquila, nella 3/a tappa della corsa rosa s’impose Luciano Galbio; l’anno dopo toccò al tedesco Rudy Altig (7/a frazione, con partenza da Roma); nel 1968, con partenza ancora dalla Capitale (20/a tappa), trionfò lo spagnolo Santamaria.