IdV-Pd, è di nuovo amore

12 maggio 2012 | 19:32
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IdV-Pd, è di nuovo amore

Domani l’accordo tecnico Pd-IdV sarà depositato in Comune. In questo modo i dipietristi guadagnano il secondo consigliere oltre ad Angelo Mancini, si tratta di Giuliano Di Nicola.

Per il partito di Di Pietro sarebbe in palio anche una posizione assessorile più un posto in una spa comunale.

Angelo Mancini, che sembra dover ancora “metabolizzare” l’apparentamento, sembra intenzionato a rimanere in consiglio senza ricoprire incarichi nell’esecutivo (anche perché un posto in consiglio non può togliertelo nessuno un assessorato invece sì).

Il cartello di Cialente invece dovrebbe perdere due seggi (uno del Pd e uno della lista civica). L’apparentamento consentirà, peraltro, un ingresso automatico anche per Vincenzo Vittorini (LcV) candidato sindaco che nei giorni scorsi ha invitato i suoi al non voto.

Nessun matrimonio ufficiale invece con Enrico Verini da parte di Cialente, sembra sia stata la base a non volerlo. Si profilerebbe all’orizzonte dunque un accordo politico che però non darà a Verini il lasciapassare per il parlamentino (Ma magari un posto in una municipalizzata sì).

Gongola intanto il Pd, primo partito della città con il 16,55%. Il parlamentare Giovanni Lolli parla come chi sa di avere la vittoria in tasca. «Sono molto sereno per gli 11 punti di differenza. E poi Cialente ha 2.500 voti in più rispetto alle liste, mentre De Matteis ne ha 740 in meno. Intanto la coalizione si allarga» osserva Lolli che fa cenno all’apparentamento con l’Idv che si contrappone invece ad un Pdl dilaniato. La colpa secondo Lolli è da attribuire a Chiodi che «ha toppato facendo accordi a Roma».

In questi 6 giorni si giocano gli ultimi assi. Il popolo di Cialente si prepara ad accogliere Massimo D’Alema martedì nella sede dell’Ance, alla 18 «per parlare – ha spiegato Stefania Pezzopane – del progetto legato all’Aquila capitale della cultura».

Mercoledì alle 15 Lolli nel question time chiederà lumi sul caso del commissariamento sventato sul piano di ricostruzione.

Giovedì toccherà agli euro parlamentati Franco Marini e Pittella sulla vicenda zona franca. Lolli ha lanciato l’allarme sulla possibilità che i soldi della Zfu possano essere usati per dare copertura finanziaria alla estensione dell’abbattimento del 60 anche sulle pendenze con il fisco anteriori al 2009 e non versate.

Anche Stefania Pezzopane e il segretario Francesco Iritale hanno sottolineato lo straordinario risultato al di sopra delle aspettative.

Lo stesso hanno fatto i socialisti sottolineando la buona performace della lista che avrà due consiglieri comunali, e quindi anche un assessore che dovrebbe essere Marco Fanfani.

Giancarlo Vicini ha sottolineato i 1712 voti di lista annunciando che i ricorsi in atto potrebbero consentire di recuperare una cinquantina di voti.

Dal capolista Marco Fanfani è giunto l’appello a tutto il popolo dei socialisti che avrebbero già dato dei segnali positivi. Chiaro il riferimento ai socialisti di schierati con Properzi.

Il sindaco sottolineando la lealtà dei socialisti ha aggiunto che saranno riaperti i termini per le delocalizzazione delle attività commerciali e produttive danneggiate dal sisma. Il tutto sarà fatto con termini più restrittivi per evitare la deregulation. Sempre il sindaco ha dichiarato che il Comune comincerà a esaminare i progetti del centro storico (che non sono di competenza della filiera): entro maggio potranno partire i primi contributi per gli edifici dell’asse centrale. A.Cal

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