Nuovo mercato: ambulanti “ricattati”

13 maggio 2012 | 15:19
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Nuovo mercato: ambulanti “ricattati”

A sei giorni dal voto Giorgio De Matteis gioca le sue carte per mettere in piedi una “operazione verità” su alcuni temi caldi. In agenda oggi la questione degli ambulanti di piazza Duomo. Molti di loro soprattutto i commercianti di frutta si sono ricollocati in alcune frazioni e ora in piazza D’Armi proprio non ci vogliono tornare. Sarebbero sei o sette rispetto a una sessantina, ma anche loro vanno tutelati.

Giorgio De Matteis punta l’indice contro un ricatto che a suo dire il Comune dell’Aquila starebbe perpetrando nei confronti di coloro che non vogliono andare sulla “piastra elettorale”. A loro si dice in sostanza: o riattivi la convenzione decennale andando nel nuovo mercato o smetti di fare questo lavoro. «A chi si è rimesso a lavorare altrove gli si impone di andare in piazza d’Armi altrimenti non avrà più la licenza. Perchè non si guarda invece ai tanti abusivi sul territorio comunale? Adesso in periodo elettorale si mette la corda al collo agli ambulanti». Il candidato sindaco ricorda che la piastra del mercato è costata 2 milioni di euro è stata inaugurata per forza anche se incompleta: senza parcheggi e viabilità.

Tutto ciò perchè «Cialente voleva a tutti i costi dare una immagine di efficienza utilizzando la piazza per fini elettorali». E sempre in piena campagna elettorale il Comune invia una lettera a tutti i commercianti invitandoli a rinnovare le licenze mettendo su un ricatto morale prima delle elezioni. Intanto Gianluca Onofri, braccio destro di Alberto Capretti della Fiva, facendo una sorta di blitz in conferenza stampa ha spiegato che comunque la maggior parte dei commercianti vuole quell’area e non vede l’ora di cominciare a vendere lì. É proprio lui a spiegare che però il mercato non potrà essere inaugurato il 16 maggio così come si era deciso in principio. Insomma il nuovo mercato partirà con il nuovo sindaco.

In occasione della infuocata conferenza domenicale, De Matteis ha anche svelato la verità sul presunto scippo del servizio elisoccorso dallo scalo di Preturo. «Non c’è nulla che parli dello spostamento dell’elisoccorso – dice in premessa – Il problema non è all’agenda di nessuno. La verità è che il gestore dello scalo vuole un canone di 120 mila euro per far volare l’elisoccorso. Il manager Asl, Giancarlo Silveri ha chiamato Cialente che non è intervenuto. Se è vero che il gestore chiede questa cifra per un servizio fondamentale per la città merita di andare via dallo scalo. Non può gestirlo». A.Cal.

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