Tassa bibite gassate, Fipe: ‘inutile’

14 maggio 2012 | 12:40
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Tassa bibite gassate, Fipe: ‘inutile’

La tassa sulle bibite gassate analcoliche annunciata pochi giorni fa era destinata a far discutere. A parlare di quella che è stata già ribattezzata “tassa sul cibo spazzatura” è il presidente nazionale di Fipe – Confcommrcio, Lino Stoppani, secondo il quale una corretta alimentazione anche in fatto di bevande può arrivare per il tramite di altri strumenti, in primis proprio la scuola ed il pubblico esercizio: «Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto».

«L’educazione alimentare – approfondisce Stoppani – si coltiva sollecitando il consumatore a conoscere i valori nutrizionali di ciò che beve e di ciò che mangia. E questa educazione deve partire dalle aule scolastiche, perché un bambino ben educato al cibo diventerà un consumatore più consapevole. Questa tassa di scopo porterà solo a diminuire le vendite di bibite gassate, oppure a ridurre i fatturati di baristi e ristoratori».

«Troviamo il provvedimento perlomeno singolare. Normalmente, infatti, per stimolare una migliore consapevolezza sugli stili di vita, soprattutto tra i più giovani, sarebbe più opportuno lanciare una campagna di educazione alimentare partendo dal mondo della scuola. Invece, in modo irrituale, si impone al mercato già in forte difficoltà, l’ennesimo balzello con l’aggravante di volerlo “pelosamente” ammantare di finalità educative. Se continuerà così la prossima puntata vedrà il reinserimento della “tassa sul macinato” di Manzoniana memoria che verrà contrabbandata per provvedimento utile a combattere l’obesità», il commento del Direttore Regionale  Confcommercio Celso Cioni.

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