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La vicenda che vede Marco Fanfani, in qualità di presidente dell’Atam (Associazione teatrale Aquilana e Molisana), indagato per aver chiesto il trasferimento di denaro dal conto corrente intestato dell’Atam direttamente sulla carta prepagata del cellulare del figlio (per un valore complessivo di 500 euro) giunge ad una svolta. L’assessore alle attività produttive del Comune è stato rinviato a giudizio per malversazione, riferisce oggi [i]Il Messaggero[/i] nell’ambito di un’attività più ampia e, a oggi ignota, portata avanti dagli agenti della sezione criminalità organizzata (Sco) della squadra mobile della questura.
«Abbiamo dato tutti i chiarimenti del caso – ha detto l’assessore Fanfani, assistito dall’avvocato Francesco Carli -, sono sereno. Ogni cosa, comprese le ricariche sono state registrate contabilmente, non ho mai avuto intenzione di mettere in pratica azioni illegali. All’epoca mi trovavo fuori città e sapevo che il sabato mattina la Carispaq era aperta. Accetto con serenità la decisione del giudice di voler chiarire la vicenda giudiziaria in sede dibattimentale». L’udienza dinanzi al Tribunale dell’Aquila è stata fissata per il 6 dicembre.