I monumenti aquilani ricostruiti in 3d

15 maggio 2012 | 22:43
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I monumenti aquilani ricostruiti in 3d

Un viaggio virtuale nei monumenti più belli della città di L’Aquila, un video tridimensionale che spieghi e illustri i monumenti cittadini più importanti.

La ricostruzione dei monumenti aquilani in 3d è un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune dell’Aquila e il Prof. Fabio Redi, ordinario della cattedra di Archeologia cristiana e medievale nonché direttore del dipartimento di Storia e metodologie comparante nell’ateneo aquilano ed oggi nella sala Commissioni della Presidenza del Consiglio comunale sono stati presentati i video ricostruttivi già ultimati. «L’obiettivo di questo programma – spiega l’assessore Stefania Pezzopane – è quello di incentivare la conoscenza del patrimonio storico – artistico della città dell’Aquila e supportare la complessa attività di ricostruzione». «Il lavoro puntuale svolto dal team di giovani archeologi del Prof. Redi è già in rete sul sito istituzionale del comune ed è – continua l’assessore – un grandissimo ausilio per la candidatura dell’Aquila a Capitale della cultura del 2019».

Il tour virtuale, per ora, è possibile solo per sei monumenti aquilani tra i quali la Basilica di Santa Maria di Collemaggio che presenta una storia costruttiva articolata e quindi il video è stato dotato anche di didascalie esplicative, mentre per gli altri monumenti ci sono riferimenti cronologici utili a contestualizzare l’opera architettonica.

Importanti e diversificate sono le fasi costruttive che caratterizzano il capoluogo abruzzese e il Prof. Redi sottolinea, a tal proposito, che «la produzione dei video è supportata da dati oggettivi, in quanto sono quasi vent’anni che il dipartimento si occupa di monitorare la storia della fondazione dell’Aquila creando contestualmente un archivio documentale contenente rilievi, documentazione fotografica e storica che ci ha consentito di realizzare questa produzione in 3d».

L’intento dell’iniziativa digitale è quello di promuovere il patrimonio architettonico e non solo, in quanto la modalità ricostruttiva tridimensionale potrà essere applicata anche ai beni mobili, quali tele, arredi sacri e manufatti contenuti all’interno degli edifici storici. Il comune manterrà, per tanto, l’impegno sottoscritto con l’Università degli Studi dell’Aquila e pensa – come dice l’assessore – «ad una prossima realizzazione di un video clip con le immagini estratte dai video, che dovrà essere diffuso nelle scuole e agli studenti» per fornire così alle nuove generazioni la possibilità di avere una memoria artificiale della loro storia in attesa di una ricostruzione reale.

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