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«Il problema della ricostruzione è il commissario di governo che ha accentrato tutti i poteri creando una burocrazia incredibile e bloccando la ricostruzione del centro dell’Aquila e anche della periferia. Io non mi fido della struttura commissariale». Lo ha riferito il candidato a sindaco del capoluogo Massimo Cialente nel corso della registrazione della trasmissione ‘Faccia a faccia-Speciale L’Aquila’, in onda domani alle 21.05 su Sky TG24, a cui ha preso parte anche Giorgio De Matteis, anch’egli in corsa nel ballottaggio per la poltrona di sindaco dell’Aquila.
Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi «non ha firmato il piano di ricostruzione – ha osservato Cialente – che riguarda 50 centri storici, per bassissimi motivi politici. L’obiettivo politico del governo Berlusconi era di ricostruire la città con grandi gare europee da cui è conseguito il commissariamento. L’Aquila ha deciso di fare diversamente, e cioé, come è avvenuto per gli altri terremoti, di far accedere all’indennizzo diretto i cittadini. Questo – ha concluso – è stato il vero scontro politico».
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