
L’Associazione Nazionale Dire – [i]Donne in rete contro la violenza[/i] – fa appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché la lotta alla violenza di genere diventi una priorità della politica italiana.
La “lettera aperta” di ‘D.I.R.E.’ sarà recapitata oggi dalle sessanta Associazioni e Case delle Donne socie presenti su tutto il territorio nazionale al Presidente e alle istituzioni regionali e locali.
Il “Centro Antiviolenza Ananke” di Pescara ed il “Centro Antiviolenza per le Donne” di L’Aquila, firmatarie della lettera al Capo dello Stato, inoltreranno la stessa lettera alle istituzioni regionali in modo congiunto e singolarmente alle Istituzioni Locali del proprio territorio.
quali socie regionali dell’Associazione Nazionale D.I.R.E
I suddetti Centri Antiviolenza abruzzesi colgono tale occasione per sollecitare un sostanziale rifinanziamento della L.R. n° 31/2006, in aggiunta a quanto già previsto con la L.R. n° 1/2012, e l’istituzione di un Albo Regionale dei Centri Antiviolenza per tutelarne non solo la professionalità e le specifiche competenze ma anche le attività di sostegno a donne e minori, congiuntamente a quella di informazione e prevenzione che, da anni, gli stessi svolgono.
Convinte che il rafforzamento delle politiche necessarie alla prevenzione e alla lotta alla violenza sulle donne si traduca, in prima istanza, nel sostegno finanziario ai Centri Antiviolenza, in ragione della gravità del fenomeno.
Dall’inizio dell’anno sono cinquantasei le donne uccise solo perché donne. Non si tratta di omicidi passionali o di raptus. L’uccisione della donna non è che l’ultimo atto di una serie di episodi di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica.
Noi li chiamiamo “femminicidi”.
I Centri Antiviolenza richiamano le istituzioni ad un atto di responsabilità politica nei confronti del fenomeno della violenza maschile sulle donne nel nostro Paese, chiedendo ancora una volta che la lotta alla violenza sulle donne sia una priorità strategica nell’agenda politica italiana.