Cobas: sciopero contro la ‘scuola-quiz’

16 maggio 2012 | 13:06
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Cobas: sciopero contro la ‘scuola-quiz’

I Cobas Scuola L’Aquila, i docenti e il personale Ata hanno scioperato oggi nelle scuole superiori per protestare, come spiega Giandomenico Petrollini dell’ esecutivo provinciale Cobas, contro «una scuola-quiz e una scuola-miseria che distruggono materialmente e culturalmente l’istruzione, riducendola a infarinatura di nozioni e trasformando i docenti in addestratori ai quiz, che preparino gli studenti ad una futura manovalanza precaria e indifesa».

«Insieme agli studenti aquilani dell’Uds e di Zona Rossa – aggiunge Petrollini – è stata promossa una campagna per il boicottaggio delle prove Invalsi perché chi è nella scuola conosce bene i suoi problemi e le sue priorità: nessuno potrebbe pensare di migliorare la scuola con un sistema di quiz su cui basare carriera docenti e fondi agli istituti anzi, la qualità della scuola sarebbe nettamente inferiore se la didattica dei quiz vincesse».

«Dopo i tagli di scuole e posti di lavoro,“dimensionamenti” selvaggi, licenziamenti di precari, blocchi di stipendi e scatti di anzianità, furto di pensioni, riduzione degli investimenti, ci chiediamo dunque cosa ci sia dietro questa furia classificatoria e distruttiva della qualità della scuola – prosegue Petrollini – C’è un progetto preciso: modificare in profondità la natura e la finalità della scuola della Costituzione, la scuola pubblica di qualità per tutti deve appartenere al passato. Vogliono una scuola succube del sistema produttivo, che formi forza-lavoro precaria, flessibile, fortemente riconvertibile, poco qualificata e quindi senza troppe pretese».

«I Cobas e gli studenti invece chiedono le uniche misure per innalzarne la qualità della scuola- conclude Petrollini – massimo 20 alunni per classe, ripristino delle compresenze, ritorno ad un effettivo tempo pieno, un serio piano di aggiornamento per i docenti, eliminazione del precariato, implementazione dei laboratori e così via. Queste sono le misure concrete se vogliamo discutere seriamente di qualità della scuola».

Ieri l’istituto Domenico Cotugno è stato protagonista di un flash mob, durante il quale gli studenti hanno coperto i loro volti con fogli bianchi raffiguranti la lettera “X”, per dimostrare «attraverso la creatività il proprio dissenso nei confronti della dannosa tendenza a ridurre la complessità del pensiero critico del singolo ad un numero, ad un codice o ad una crocetta» spiegano, attraverso una nota, Unione degli Studenti L’Aquila, collettivo studentesco Zona Rossa e Giovani Comunisti L’Aquila.

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