0
L’assessore alla Ricostruzione dei Beni Culturali, Vladimiro Placidi, è preoccupato per i reperti lapidei provenienti dal crollo del transetto della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, in quanto «nonostante le sollecitazioni scritte e dichiarate apertamente, i reperti non sono mai stati trasferiti, rimanendo alla mercé di tutti, anche dei malintenzionati»
«Sono mesi che cerco di portare l’attenzione sui questi reperti – spiega – la prima sollecitazione che ho fatto, rivolta a Luciano Marchetti, allora vice commissario alla Ricostruzione dei Beni Culturali e al presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo, risale al 19 ottobre 2011»
«Nella nota – sottolinea l’assessore – chiedevo un sopralluogo congiunto per valutare un ambiente idoneo ad ospitare i reperti in pericolo. Avevo, peraltro, proposto di localizzarli, senza andare troppo lontani, nella zona posteriore della stessa basilica di Santa Maria di Collemaggio, e comunque all’interno, dove è impossibile accedere e dove i reperti avrebbero trovato albergo senza correre rischio alcuno. Le mie preoccupazioni, fondate, sono state tuttavia disattese, a testimonianza di un costante atteggiamento di non curanza che la struttura commissariale ha da sempre avuto nei confronti delle nostre richieste».
«Mi auguro che questo atteggiamento ostativo – conclude l’assessore – sia oggetto di un saggio ripensamento perché la comunità aquilana non subisca oltre, gli effetti disastrosi della gestione commissariale del dopo terremoto».
[i]
[url”Torna alla Home Attualità”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=202[/url][/i]