Otefal: Cialente, proteggeremo i lavoratori

16 maggio 2012 | 11:10
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Otefal: Cialente, proteggeremo i lavoratori

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente si impegna «a stabilire, per la prossima settimana, un incontro con il prefetto Giovanna Maria Iurato, per valutare quali siano le possibili strade da intraprendere e le aziende capaci di integrare l’Otefal». Le intenzioni del sindaco sono emerse questa mattina durante un incontro con i rappresentanti sindacali e i lavoratori dell’azienda aquilana al quale ha partecipato anche l’assessore Stefania Pezzopane.

«L’Aquila vive una profonda emergenza sociale – ha spiegato il sindaco – e non ci possiamo permettere che cinismo e spregiudicatezza facciano perdere quasi 200 posti di lavoro, gettando persone e famiglie nella disperazione. Cercheremo con il Ministero di intervenire anche sugli ammortizzatori sociali e sulla cassa integrazione per proteggere i lavoratori, mentre operiamo per la soluzione industriale».

Dalla discussione di questa mattina è infatti emersa una forte preoccupazione da parte di tutti gli interessati, soprattutto a seguito della decisione della proprietà di aprire la procedura fallimentare, dal momento che i nuovi soggetti interessati a rilevare l’azienda non avrebbero fornito adeguate garanzie, circa le prospettive in termini di rilancio e di salvaguardia dei livelli occupazionali.

«Credo in questa azienda – ha commentato Cialente – e sono convinto che sia necessario un intervento immediato soprattutto per la salvaguardia del futuro dei lavoratori. I nostri obiettivi primari sono salvare le produzioni e tutelare i lavoratori. Tutto ciò sarà possibile solo dopo un’attenta analisi delle proposte che riguardano il gruppo di investitori salernitani e gli investitori austriaci. Entrambi gli acquirenti lascerebbero fuori dall’azienda tra i settanta e gli ottanta lavoratori ed è proprio questa la mia più grande preoccupazione».

«L’Otefal – ha concluso il sindaco – è un’azienda che ha lavorato bene e la sua crisi adesso è dovuta ad una mancanza di risorse finanziare, non di certo alla mancanza di mercato. Ora più che mai è importante sostenere questa vertenza che rischia di aprire un’altra ferita mortale nell’economia aquilana, messa a dura dal prova dal sisma e di lasciare sulla strada decine di famiglie, per la maggior parte giovani e con bambini piccoli».