Grandi eventi: sequestrati 16 mln alla cricca

17 maggio 2012 | 11:17
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Grandi eventi: sequestrati 16 mln alla cricca

La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato beni per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro ad Angelo Balducci e Diego Anemone, coinvolti nell’inchiesta sui grandi appalti. Fra i beni le quote del Salaria Sport Village, 26 tra immobili di pregio e terreni tra Roma, Siena e Belluno, tra cui la villa di Montepulciano di Balducci, 11 conti correnti. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’attuale presidente della Siae, Gaetano Blandini, al quale è stato sequestrato un conto corrente.

Le indagini, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, hanno riguardato i flussi di denaro provenienti da appalti di opere pubbliche relative ai cosiddetti Grandi Eventi che, dopo essere transitati sui conti correnti intestati alla Medea progetti e consulenze Srl (società riconducibili al gruppo Anemone), sono stati dirottati ad una società di produzione cinematografica riconducibile alle famiglie Anemone e Balducci per la produzione di film aventi quale attore Lorenzo Balducci, figlio di Angelo. Il reato contestato Ad Anemone e Balducci, nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e i sostituti Ilaria Calò e Roberto Felici, è concorso in corruzione continuata. Dall’attività di indagine è emerso anche il coinvolgimento di Gaetano Blandini, all’epoca dei fatti a capo della Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Quest’ultimo, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, «in cambio di alcuni lavori di ristrutturazione svolti su richiesta di Balducci da imprese di fiducia di Anemone presso la sua abitazione e della cessione a prezzo di favore di un’autovettura alla propria moglie ha deliberato finanziamenti pubblici per 1,8 milioni di euro a società di produzione cinematografica per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio di Angelo».

L’iscrizione nel registro degli indagati di Blandini, si legge nel provvedimento, è dovuta al fatto che «in qualità di dirigente del ministero dei Beni Culturali» ha «concesso o fatto concedere, in virtù della carica ricoperta, ripetuti finanziamenti in favore di società di produzione cinematografica per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio di Angelo». In particolare, Blandini ha finanziato i film ‘Gas’ (2005), ‘Last Minute Marocco’ (2007), ‘Ce n’è per tutti (2009), ‘Aspettando Godard’ (2009) e ‘Io, Don Giovanni’ (2009), tutti interpretati da Lorenzo Balducci. In cambio, prosegue il Gip, Blandini «otteneva» da Balducci, «per il tramite di Anemone, quale titolare dell’omonimo gruppo imprenditoriale e già avvinto da vincolo corruttivo con Balducci, ripetute utilità».

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