‘Allarmati se fosse De Matteis sindaco’

18 maggio 2012 | 13:32
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‘Allarmati se fosse De Matteis sindaco’

«I contenuti della campagna elettorale di De Matteis sono inesistenti e si aggrappa alle scorrettezze per cercare di strappare qualche voto» l’europarlamentare David Sassoli ha aperto così la conferenza stampa cui hanno partecipato questa mattina l’onorevole Giovanni Lolli e l’assessore comunale uscente Stefania Pezzopane.

Anche Sassoli è intervenuto sulla vicenda della mail tra Cialente e Toto, dicendo che «l’accordo mancato Pd/Fli è una bolla di sapone che non produce alcun effetto. Bisogna sempre cercare di trovare convergenze. Per esempio Hollande in Francia ha cercato accordi tra il primo ed il secondo turno con altri che non lo avevano appoggiato prima. Se ci fosse stato un accordo sarebbe stato reso pubblico».

L’europarlamentare ha poi parlato del ballottaggio dichiarando che «allarma davvero tutti la possibilità che il vicepresidente della Regione Abruzzo possa governare questa città, perché ha fatto perdere due anni. La zona franca è l’esempio di quello che non dovrebbe fare un amministratore. Mettendo, tra l’altro, in difficoltà l’Europa, che invece si stava preparando a concederla rapidamente. E se oggi non si usano i fondi europei per fare rinascere questa città, dove si possono prendere, con la situazione di grave crisi economica?».

Sassoli ha poi invitato il Pd, «il mio partito, in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno (elezioni politiche, ndr), di fare dell’Aquila un punto centrale del proprio programma, perché questa città può e deve essere un laboratorio».

Sulla vicenda della zona franca è intervenuto anche Lolli: «del fallimento della vicenda non dobbiamo dirlo noi, è sotto gli occhi di tutti. Chiodi e soprattutto De Matteis ne avevano fatto una bandiera: oggi dov’è la zona franca? Le imprese – aggiunge il deputato aquilano – avrebbero già potuto utilizzare i fondi del de minimis, senza aspettare tutto questo tempo. In più c’è un ulteriore risvolto negativo: per come fu scritta in fretta la norma che ha previsto l’abbattimento del 60% di tasse e contributi sospesi, c’è una forte probabilità che si configuri anche quella come aiuto di stato e quindi incompatibile con l’utilizzo del de minimis. Ad oggi le direzioni di enti previdenziali e delle Entrate stanno cercando di risolvere questo problema».

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