
Magnitudo 5.9 ore 4.04,Emilia Romagna. L’epicentro del terremoto è stato a Finale Emilia, nel Modenese, l’ipocentro a 6,3 km di profondità. Il movimento, di tipo sussultorio, è durato una ventina di secondi. La scossa è stata preceduta, all’1.15, da un’altra di magnitudo 4.1.
Tanti danni e vittime e feriti, il bilancio di questo tremendo sisma, ma i soccorsi non sono ancora arrivati in tutti i paesini che costellano la zona dell’epicentro.
A Sant’Agostino, cittadina in provincia di Ferrara è anche andato giù un campanile. A San Felice sul Panaro, è crollata la torre della rocca. Un’altra torre è andata giù a Finale Emilia, dove è stata evacuata anche una casa per anziani. A Mirandola, nel Modenese, i malati gravi ricoverati nell’ospedale cittadino sono stati portati fuori dalla struttura.
Oltre che in Emilia-Romagna, la forte e lunga scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Le vittime sono due operai italiani che lavoravano al reparto monocottura della Sant’Agostino Ceramiche, dove e’ crollato il tetto della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. E’ invece un operaio marocchino di 29 anni la vittima del terremoto a Ponte Rodoni, località di Bondeno. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L’uomo è stato colpito in testa da una trave. Una donna di 37 anni e’ morta invece a Sant’Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese, probabilmente a causa di un malore provocato dallo spavento, come accaduto ad un’anziana donna a Sant’Agostino nel Ferrarese. Morto anche un operaio che risultava disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Dosso, frazione di Sant’Agostino.
Oltre 200 interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara.
La paura ha spinto molte persone in strada in diverse città. Notte di paura anche a Milano e in altre zone della Lombardia, dove la scossa è stata percepita distintamente.
Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv):«5.9 dovrebbe essere la magnitudo massima registrabile in questi posti, anche se non possono esserci certezze».
Lo sciame sismico – Alle 15 e 18 una nuova scossa di magnitudo 5.1 a 4.7 km di profondità è stata avvertita nelle zone terremotate dell’Emilia-Romagna. A Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, è crollato un’altra parte del municipio. Il sisma, durato diversi secondi, è stato avvertito anche a Bologna.
Alle 20.01 è stata registrata un’altra scossa significativa, di magnitudo 4.8 secondo le rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica.
Sono state oltre 80 le repliche del terremoto di magnitudo 5,9 avvenuta nel ferrarese. Le ultime registrate finora, di magnitudo fra circa i 4 e i 5, “rientrano negli eventi attesi dopo una scossa di quell’intensita”, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Delle oltre 80 repliche registrate finora, sei o sette sono state piuttosto intese, con una magnitudo superiore a 4, per la maggior parte le scosse sono state di magnitudo compresa fra 3 e 4. L’elemento interessante, ha proseguito Amato, emerge dalla distribuzione delle repliche: “sono distribuite su un’area molto più estesa di quanto ci si aspetto in un terremoto di questo tipo, al punto che non si può escludere che si tratti di una singola faglia”
L’emergenza – Chiesto lo stato di emergenza dalla Regione Emilia Romagna. Nel Modenese sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Nella giornata di domani le scuole resteranno chiuse per le verifiche di agibilità.
Visti i danni alle strutture ecclesiastiche “ci stiamo raccomandando di limitare l’esercizio del culto”, e domani l’attività scolastica nei comuni più colpiti sarà sospesa. L’ha detto Franco Gabrielli, dopo il punto fatto a Ferrara. Si temono nuove scosse? “A grandi scosse, poi ne seguono altre. Non necessariamente questa è la scossa più grande che ci sarà. Bisogna essere cauti. Sui terremoti non si fanno previsioni e non si approccia il problema con superficialità e impropria rassicurazione”.
E’ stato convocato per martedì 22 maggio Consiglio dei ministri straordinario per le conseguenze del terremoto in Emilia.
Sfollati – Sono circa tremila, secondo le prime stime della Protezione civile, gli sfollati nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal territorio. La maggior parte, circa 2.500, si trovano nel modenese, gli altri 500 in provincia di Ferrara.
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