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Sarà l’Amministrazione-bis che dovrà impostare la ricostruzione dell’Aquila. Questo l’esito finale delle prime elezioni comunali post sismiche. Amministrazione, cioè, che dovrà dare continuità all’azione impostata specialmente negli ultimi diciotto mesi. Un lungo tira e molla tra Comune e commissario che si è trasformato in un braccio di ferro, a questo punto vincente per Cialente.
Oltre 20 mila voti a favore hanno ricollocato Cialente sulla poltrona tra le più scomode d’Italia, quella di sindaco del capoluogo abruzzese. Alla fine sono stati 18 punti percentuali, (59 a 41) e circa 6 mila voti di scarto, il vantaggio finale sul suo avversario più critico: Giorgio De Matteis.
Zona franca, confermata fino alla fine e invece saltata; giudizi negativi da parte del governo sul piano di ricostruzione del Comune dell’Aquila, e invece smentiti, hanno senza dubbio contribuito a dare una mano al Cialente-bis. Già dalle prime sezioni scrutinate è stato chiaro l’andamento del ballottaggio, che alla fine ha visto solo una leggera flessione rispetto all’iniziale 60 a 40 per il sindaco uscente. Al comitato elettorale sono iniziati sorrisi ed entusiasmo, oltre che quasi certezza della vittoria, già dalla metà delle sezioni scrutinate, visto che il distacco era sempre lo stesso e sempre molto ampio.
Il risultato elettorale testimonia che «la città ha capito cosa si è fatto in questi anni». Lo ha detto il riconfermato sindaco dell’Aquila Massimo Cialente (Pd) che parla di una sorta di referendum.
«Dal voto – ha aggiunto – si evince che i cittadini hanno premiato la nostra politica portata avanti per il post terremoto capendo bene che se ritardi ci sono stati non erano di certo ascrivibili al Comune». Sul fronte della ricostruzione, intanto, Cialente ha preannunciato che mercoledì ci sarà un incontro al ministero al quale prenderà parte anche il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Poi solo un week end di riposo con la moglie dopo tre mesi di campagna elettorale.
«E’ solo conto alla rovescia, con la sconfitta anche personale su L’Aquila, ora Chiodi prenda atto del sentire comune degli abruzzesi e liberi la Regione dal cappio di un potere sconfitto e mandato a casa. La vittoria di Cialente dimostra che lui in questi anni ha solo detto la verità e chi ci vive a L’Aquila gli ha reso merito». Ad affermarlo il capogruppo del Pd in Regione Camillo D’Alessandro. «Sono tre tornate elettorali – riprende D’Alessandro – con le amministrative dell’anno scorso, le elezioni di quindici giorni fa ed un turno di ballottaggio confermano una solo cosa: l’Abruzzo ha già deciso, l’Abruzzo ha scelto il cambiamento. Ovunque – conclude D’Alessandro – il Pd e’ il primo partito anche con il sacrificio di aver favorito la nascita di numerose liste civiche di area, ciò significa che in meno di tre anni ci siamo risollevati dalle macerie ed oggi siamo il partito guida del cambiamento. Questa è la risposta ai tanti detrattori ed a coloro che nel mentre facevano le pulci a noi, non si accorgevano di ciò che stava accadendo in Abruzzo, siamo la nuova classe dirigente».
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