Novelli sindaci, terremoto e crimine

21 maggio 2012 | 14:30
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Novelli sindaci, terremoto e crimine

Decido di non scrivere. E anche di non pensare, oggi. Di non pensare a tutte le idiozie che in tre giorni tre l’Italia dei mezzi di comunicazione di massa vecchi e nuovi, coadiuvata dai social network, è riuscita a produrre.
Oggi scarabocchio.

La natura e la pazzia hanno aiutato, questo va detto. I fatti di Brindisi, il terremoto emiliano, il Pescara in serie A, la morte di un giovane aquilano, Roma bloccata per una partita di calcio, i ballottaggi un po’ ovunque per l’elezione di un tot di nuovi sindaci.

Un uomo munito di telecomando lo stanno cercando tutti, correndo da fermi tra un tweet e un facepost. Chi vuole lasci un video o un pensiero per Melissa, invita il TgCom. La prima comunione, la cameretta, il fidanzatino Mario, le lacrime del papà ieri in chiesa che c’è Don Ciotti, che è terra di Sacra Corona Unita, qui. E per fortuna.

Per fortuna che era tanto bella, Melissa. Fosse stata sovrappeso, baffuta, invisibile per triste età adolescenziale, parleremmo d’altro. Cercheremmo altro, noi del mestiere. Cannibali, siamo.

Tragedie, sangue, morte. Giovani. Vogliamo morti giovani e vogliamo vedere i genitori piangere. Vogliamo intenerire mostrando sensibilità. E sia lode, non è capitato a me.
Sono stanca, sola, misera ma ho un paio di mocciosi tra i piedi e sarà anche una baracca, casa mia, ma il tetto tiene.

Vogliamo vedere chiese e campanili che crollano. Musica, quel “tragedia al Nord, sisma semina morte e distruzione”.
Del terremoto parliamo e sparliamo in ogni dove noi che abbiamo tremato ma soprattutto chi non, e allora vai, spazio alle retoriche mistificanti e convergenti.
Intanto, mentre piangiamo sulle nostre sorti, prendi l’ombrello. E’ maggio ma piove, dico io, dai, sbrigati! Andiamo a votare. Cialente? De Matteis? Grande Zeman!
Ha riportato il Pescara in serie A. E il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Bisognava osservare un minuto di silenzio, all’Olimpico. Ma vuoi mettere ornarlo di fischi e parolacce? Vuoi mettere fare gli italioti?
Mario Monti, dopo Camp David torna e di corsa, Chicago e la Nato aspettino, c’è da dichiarare uno stato di calamità. Angela Merkel e Hollande cravattomunito si guardano in cagnesco. Alle isole Canarie ritrovato morto un giovane aquilano: aveva perso la madre la notte del 6 aprile 2009. Il padre, ex vice-sindaco dell’Aquila, è arrivato a Las Palmas. Su facebook, pensieri e crisantemi in jpg.
Oggi pomeriggio i funerali della giovane studentessa e la lunga diretta elettorale su Rai e reti locali.
Direi che possiamo sederci e aspettare tutti, in religioso silenzio, che i nuovi primi cittadini d’Italia esprimano il loro parere su tutte queste robe.
In attesa dei festeggiamenti di piazza. Tarallucci e vino per tutti. La vita va avanti. Almeno così si dice. O si spera.

Tiziana Pasetti

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