
Avezzano – «Questa vittoria me l’aspettavo: sono stato candidato dai cittadini della mia Avezzano, sono loro che mi hanno voluto e scelto». La reazione di Giovanni Di Pangrazio, che al ballottaggio ha battuto Italo Cipollone ottenendo la fascia tricolore del Comune di Avezzano, è schietta e senza retorica. Un 56,5 % che dice molto.
Di Pangrazio, neo sindaco di Avezzano, è considerato un uomo nuovo: questo i cittadini e gli uomini del suo staff proclamano a gran voce. Il 21 maggio è considerato il giorno di una vittoria più che attesa dai suoi sostenitori.
«Uomo nuovo? Io sono solamente un tecnico. Non ho fatto mai politica, eppure ho deciso di provare e di riuscire. Mi sono circondato di persone in gamba, di persone che non hanno bisogno di campare con la politica» ha commentato chi da oggi ha in mano le redini di un’intera città, volubile o non.
«Possiamo dire, e parlo a nome del gruppo e del “dietro le quinte” di Di Pangrazio, che questo risultato eccellente ha semplicemente confermato ciò che già era stato espresso dalle prime percentuali – ha spiegato Maurizio Bianchini, coordinatore della lista Alleanza di Centro per Avezzano – Gli avezzanesi vogliono voltare pagina, vogliono cambiare. Non possiamo e non vogliamo più lasciarci soggiogare dai gioghi del partito del Pdl. Con Di Pangrazio cambieremo il modo di fare politica».
{{*ExtraImg_33196_ArtImgRight_300x225_}}Di Pangrazio, il sindaco professore, ha scelto di circondarsi di giovani, considerandoli la vera chiave di volta di una qualsiasi comunità che ha voglia di crescere. «Ciò che si evince – dice un suo giovane sostenitore – è il grande entusiasmo della gente. Ha vinto il gruppo, ha vinto l’amicizia, ha vinto il nuovo. Di Pangrazio si è affidato a persone con idee moderne».
Grande festa alla sede elettorale in via Corradini, che si trova di fronte proprio all’altra sede, quella dello sconfitto Cipollone. Due diverse prospettive affacciate sulla stessa strada principale avezzanese.
Ieri sera si è brindato al successo, da oggi l’impegno politico tornerà a bussare alle porte. (g.c.)
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