
La CNA-Fita con forza richiama la categoria dell’autotrasporto e tutti gli autotrasportatori italiani a non aderire al fermo proclamato per il 28 maggio prossimo. Lo afferma il direttore della Cna di Avezzano Pasquale Cavasinni.
«Da tempo – spiega – la nostra associazione ha denunciato pericolose fughe in avanti che unite alla disperazione del difficile momento economico rischiano di far assumere posizioni e responsabilità sbagliate oltre che pericolose a chi, come i nostri imprenditori, vorrebbe semplicemente portare avanti legittime rivendicazioni.
Da Genova a Brindisi, l’Italia in queste ultime settimane è sconvolta da atti efferati quanto vili, accomunati da un preoccupante senso eversivo. In questo drammatico momento – dice Cavasinni – l’unica cosa sensata da fare è unirsi alle proprie istituzioni territoriali e nazionali per la difesa della cosa pubblica e del bene pubblico.
In questo momento l’autotrasporto italiano non deve fermarsi, semmai deve dimostrare quanto tiene al suo Paese garantendogli ancora una volta la continuità dei servizi che tutti i giorni i nostri imprenditori piccoli, medi e grandi con sommo sacrificio e tra mille difficoltà portano avanti. Oggi non dobbiamo fermarci ma insistere nell’azione di dialogo dimostrandoci oltremodo propositivi e confidando in un Governo che sappia in tempi stretti disinnescare l’oppressione dei costi massimi e soprattutto del caro gasolio. Tutto ciò premesso, la Cna-Fita – prosegue il direttore dell’associazione – è ben cosciente che vi sarebbero tutte le ragioni per un fermo ma è altrettanto consapevole che oggi sapervi rinunciare ancora una volta in questo momento di eccezionale emergenza, non potrà che dare maggiore forza a ciò che, senza precise risposte da parte dell’esecutivo, non potrà che essere domani una grande manifestazione di dissenso. Le proposte ci sono – accisa mobile, sterilizzazione dell’iva sulle accise e controlli – e sono molto chiare oltre che attuabili. Le nostre non sono richieste esclusive di una categoria bensì di una rappresentanza allargata che va dai benzinai agli autotrasportatori passando per i consumatori tutti» conclude Cavasinni.
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