
Sono 58 i feriti del terremoto in Emilia Romagna e 39 i comuni più colpiti, soprattutto nelle province di Modena e Ferrara. Lo ha reso noto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, nella sua informativa alla Camera, spiegando che sono «5.262 le persone evacuate» e 7 mila i posti letto disponibili.
Il Governo al momento sta valutando la possibilità di sospendere l’Imu nei Comuni più colpiti dal terremoto. «Prenderemo appena possibile dei provvedimenti per quanto riguarda i pagamenti fiscali» ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Monti, a margine della sua visita in uno dei campi di accoglienza di Finale Emilia in provincia di Modena. Rispondendo a una domanda sulla possibile sospensione dell’Imu per le vittime del terremoto, Monti ha ribadito «ho parlato con i sindaci del terremoto della possibilità di sospendere i pagamenti fiscali».
Intanto continua, sotto la pioggia, il lavoro dei volontari della protezione civile che stanno lavorando per montare le tende allestite nei quattro campi di Finale Emilia. I volontari hanno censito le persone che hanno chiesto un posto, ma non sono mancati i problemi e la terra continua a tremare. A Finale Emilia sono circa 4mila le persone che hanno dormito fuori casa perché hanno le abitazioni sventrate o per paura che non siano agibili. Duemila di loro sono state accolte già nei campi.
Mario Monti oggi ha visitato anche Sant’Agostino, in provincia di Ferrara ed e’ stato accolto da qualche fischio. «Vergogna, andate a casa» hanno gridato alcuni cittadini al passaggio del presidente del Consiglio in piazza Guglielmo Marconi. Il presidente del Consiglio, accompagnato dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e dal presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha attraversato la piazza e si è fermato alcuni minuti a osservare la sede del municipio, squarciata dal sisma. «Ho voluto portare il senso di vicinanza del Governo, con tutte le sue strutture, a queste famiglie e queste popolazioni, così colpite negli affetti e anche nella loro attività quotidiana» ha spiegato Monti, al termine di un incontro con i parenti delle vittime del terremoto.
Monti ha definito «gravi» i danni del terremoto sul tessuto produttivo emiliano. E’ una terra, ha osservato, «che dobbiamo aiutare a tornare produttiva al più presto».
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