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«I disservizi per i pendolari del centro Abruzzo che utilizzano le corse dell’Arpa per raggiungere Roma non finiscono mai». A denunciarlo è il presidente della federazione dei pendolari d’Abruzzo (Federcopa), Francesco Di Nisio, che torna a chiedere con forza l’intervento del governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e dell’assessore regionale Giandonato Morra.
«L’ultimo caso – argomenta Di Nisio – si è verificato ieri mattina quando la corsa delle 8.18 in partenza da Sulmona, a causa di un’errata segnalazione sul display luminoso, ha lasciato a piedi una decina di persone. Davanti alle proteste degli utenti il bus si è dovuto fermare a Pratola Peligna, aspettando per più di venti minuti l’arrivo degli altri passeggeri, con il risultato finale che a Roma l’autobus è giunto alle 11.10, quindi con quaranta minuti di ritardo rispetto al tempo programmato. Tutto questo nell’imbarazzo generale dell’Arpa che sia al call center, sia dalla sede di Sulmona non ha saputo fornire una spiegazione e una pronta assistenza».
«Il problema vero – aggiunge Di Nisio – è che su questa corsa alla Federcopa continuano ad arrivare segnalazioni preoccupanti: autisti che non conoscono il percorso, altri che non sanno quali sono le fermate, autobus sono sporchi al limite dell’indecenza e soprattutto i ritardi sono drammatici. Davanti a tutto ciò i pendolari della Valle Peligna, a cui la Regione e l’Arpa hanno riservato una stangata tariffaria senza precedenti, non sono più disposti a tollerare disservizi. Morra deve intervenire, non può più restare a guardare inoperoso».
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