Al via il salone della ricostruzione

24 maggio 2012 | 14:13
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Al via il salone della ricostruzione

Si è aperto con un messaggio di solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal sisma il secondo Salone della Ricostruzione. Il taglio del nastro ha segnato il decollo ufficiale presso l’Aeroporto dei Parchi di Preturo a L’Aquila, della più importante vetrina espositiva d’Abruzzo per il settore delle costruzioni, organizzata da Ance Abruzzo insieme alle sue territoriali e da Carsa, in partnership esclusiva con Bologna Fiere-Saie.

«E’ bello andare in centro storico all’Aquila e sentire la “musica” dei martelli. Finalmente i cittadini possono ascoltare con le loro orecchie che la ricostruzione è partita, anche nel cuore della città, grazie all’imponente lavoro di preparazione che abbiamo svolto in questi anni, in maniera non sempre visibile, per permettere oggi l’avvio dei cantieri. Il passaggio dalla fase progettuale, a cui abbiamo lavorato finora, all’operatività dei cantieri, segna in maniera evidente che la ricostruzione oggi può essere percepita da tutti. In sostanza se oggi possiamo ritenere che la ricostruzione è partita ciò è dovuto non ad una magia di chicchessia, ma ad una seria attività di programmazione, studio e di esame progettuale», le parole del Presidente della Regione Abruzzo e commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi.

«A tre anni di distanza dal sisma sono partiti i cantieri nel centro storico: in nessuna parte d’Italia è stato così. Questo significa che gli aquilani hanno lavorato bene. In questi anni – ha proseguito Chiodi – abbiamo gettato le basi per far partire la ricostruzione; ora si apre un momento positivo per L’Aquila che, come possiamo vedere in questa importante vetrina specialistica che valorizza le tecniche edilizie più innovative, alimenta la speranza di fare bene e meglio di prima. L’emergenza è finita e la logica commissariale non ha più senso di esistere perché il mio compito era quello di consentire l’avvio della ricostruzione, che finalmente è partita; quindi ora possiamo definire il passaggio di competenze agli enti locali. Devo però ricordare a chi si è lamentato tanto della burocrazia e vorrebbe che in qualche modo fosse completamente eliminata – ha concluso Chiodi – che senza i controlli effettuati finora dalla filiera oltre 460 milioni di euro sarebbero stati erogati non legittimamente, di cui 140 per il ripristino delle case B e C e ben 320 milioni per gli immobili classificati E. Apprezzo pertanto l’importante lavoro di controllo svolto in maniera efficiente ed efficace dalla filiera e dalla struttura commissariale».

«Le maestranze e le imprese sono pronte, L’Aquila deve diventare un riferimento importante per tutta la filiera dell’edilizia, un esempio di ricostruzione autonoma – così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente alla sua prima uscita pubblica nel suo secondo mandato –. Entro un anno deve iniziare la sfida più difficile, ricostruire il centro storico, per farlo dovremo usare intelligenza e nuove tecnologie, nuovi materiali. Il Salone rappresenta un momento di grande rilevanza, che deve consolidarsi ulteriormente come appuntamento fisso per L’Aquila e l’Abruzzo e guardare anche oltre. La presenza di una delegazione libica nei giorni dell’evento è un esempio importante».

Ricostruzione non solo materiale: «Questa edizione è partita superando tutte le difficoltà, con l’intento forte di  dare un segnale alla regione e alla filiera – aggiunge il presidente regionale Ance Antonio D’Intino -. Questo conta ed è quello che abbiamo cercato di ottenere, aprendo le porte anche alla ricostruzione sociale. Il Salone risponde a questa necessità ed è anche un luogo d’incontro per la filiera, un luogo di cultura, dove si fa sociale, perché L’Aquila possa rinascere completamente. Le istituzioni devono dare risposte, la Regione deve recepire il decreto attuativo del 2011 dell’ex governo Berlusconi su cui scontiamo nove mesi di ritardo e che per l’Abruzzo è fondamentale per ripartire. Con questi strumenti, la filiera potrà riassorbire i 12 mila lavoratori in mobilità che sono una fetta determinante del comparto».

Invito subito raccolto dal presidente Chiodi: «Faremo la legge che aspettate – ha detto – .Viviamo una situazione complessa. Nulla è facile in questo momento. Per via della crisi che è l’effetto del tramonto del modello di welfare europeo e se non si agisce su quello non ne usciremo. La ricostruzione in questi tre anni c’è stata, lo si percepirà nei prossimi due anni con l’apertura di tutti i cantieri, un traguardo a cui non si sarebbe arrivati senza gli ultimi due anni impiegati a vincere la burocrazia. Poi la ricostruzione apparterrà agli enti locali, il soggetto di missione l’ha avviata ed ha esaurito il suo compito. Un anno e mezzo per la fase di emergenza e un altro anno e mezzo rallentato dalle campagne elettorali».

«Il Salone è una scommessa che deve accompagnare tutto il processo di ricostruzione – ha aggiunto Gianni Frattale, presidente Ance L’Aquila –. La Città non deve pretendere un posto di centralità nel panorama italiano, ma dobbiamo meritarla. Lo faremo attraverso unione e compattezza di tutto il settore, usando le risorse per ricostruire».

«Abbiamo voluto che questa edizione si svolgesse a Preturo, perché possa decollare insieme all’Aeroporto dei Parchi che ci ospita, perché il suo sviluppo possa essere un segnale positivo di partenza per l’intera economia aquilana – ha sottolineato il coordinatore generale del Salone Roberto Di Vincenzo – .Ci sono due elementi di grande concretezza che accompagnano questa edizione: ieri il Salone ha ospitato i primi Stati generali delle costruzioni e in chiusura, il 27, sarà il luogo di riunione del tavolo tecnico con la partecipazione del Ministero della Coesione Territoriale. Questo perché è un evento dinamico, che segue e seguirà la ricostruzione in tutte le sue fasi. L’altro elemento innovativo è il concetto di ricostruzione sociale, che noi abbiamo rappresentato sia con il sostegno all’Aquila Rugby 1936, attraverso l’iniziativa di raccolta fondi “Un sorriso per L’Aquila” a cui ha risposto anche la Pescara Calcio, consegnando al team le maglie dei suoi calciatori di punta, sia ospitando per la prima volta le istituzioni culturali aquilane, che sono un elemento di forza che deve aprirsi a tutto il territorio e diventare importante come impresa che produce cultura. Una squadra, che dovrà dimostrare che lavorando insieme si può uscire dalla crisi».

«Dal primo marzo abbiamo la gestione dell’aeroporto e stiamo lavorando per l’apertura al traffico commerciale – ha aggiunto Giuseppe Musarella Amministratore delegato della società XPress che gestisce lo scalo – siamo al Salone anche come espositori per presentare il nostro progetto per far decollare la struttura».

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