
«Si sarebbe potuto operare da subito e invece dopo 3 anni e mezzo non si sa ancora come presentare i progetti non si ha una stima di quanto costa questo terremoto». É duro l’ingegner Giandomenico Cifani del Cnr in occasione del convegno organizzato durante il salone alla ricostruzione dal titolo: “Sisma Abruzzo 2009: dall’emergenza alla ricostruzione – III anno. Esperienze a confronto, procedure e prospettive, tecniche di intervento”, promosso dalla sede aquilana dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione – Consiglio Nazionale delle Ricerche.
«Sono utilizzate procedure contorte che stanno provocando dei gravissimi ritardi. Il paradosso è che i soldi ci sono ma il problema è come spenderli». Secondo Cifani è stato un errore agganciare il contributo all’esito della scheda di agibilità. Nel terremoto di Umbria e Marche ad esempio con le stesse schede poteva essere fatta una stima. In questo modo abbiamo sprecato delle risorse.
Anche sui piani di ricostruzione il giudizio è assolutamente negativo: «Se escludiamo alcuni territori nei quali è comprensibile l’utilizzo di questo strumento – aggiunte Cifani – come Onna, Tempera, Villa Sant’Angelo e altri centri gravemente colpiti dal terremoto, in molti altri casi, dove non ci sono stati danni ingenti, il piano di ricostruzione poteva essere evitato. Si è scelto, invece, di renderlo obbligatorio per tutti i 57 comuni del cratere, con inevitabili ritardi. La stima, per la ricostruzione in aree lievemente o marginalmente colpite dal sisma, è di 6-8 anni».
Stima dei costi reali e priorità «devono essere i punti fermi da cui partire. Che senso ha far presentare tutte le pratiche per le abitazioni E se poi non si ha un’idea di strategia per il futuro. Il progetto che oggi si presenta, magari tra quattro anni, quando ci saranno i finanziamenti, sarà già superato. In altri casi, in altre regioni colpite da eventi catastrofici, si è proceduto per step, ma con interventi che davano l’idea della realtà che si andava a ricostruire». Attualmente il Cnr sta lavorando al piano di Ricostruzione di Santo Stefano di Sessanio.
A.Cal.
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