Giunta, aggiungi un posto a tavola

27 maggio 2012 | 22:00
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Giunta, aggiungi un posto a tavola

L’Italia dei Valori, in particolare Angelo Mancini, sembra aver sciolto il nodo sul ricorso deliberando positivamente. L’impugnativa dinanzi al Tar sarà fatta contro il comune dell’Aquila e dovrà essere sottoscritta da Angelo Mancini che potrebbe avere, proprio per una questione di coerenza, qualche remora a ricoprire un incarico nell’esecutivo. Con effetto “domino” dovrebbero essere presentati anche i ricorsi di David Filieri, Enrico Verini e altri ancora. Il consiglio potrebbe entrare in un tunnel senza uscita insomma.

Entro la fine della prossima settimana la Giunta dovrebbe essere invece definita. Fra gli scontenti, dai rumours che lo vedono orfano dalle deleghe legate a Urbanistica e Ricostruzione, c’è Roberto Riga. Un nome su cui qualche partito della maggioranza avrebbe già posto un veto. All’interno del partito il super votato Giuseppe Ludovici sembra essere l’unico a non avere velleità assessorili.

Intanto con la modifica allo Statuto comunale auspicata dal sindaco Massimo Cialente la giunta potrebbe essere composta da un massimo non di dieci ma di ben  undici assessori. Un numero che apre nuovi orizzonti ai partiti della coalizione, otto in tutto con l’apparentamento, che hanno sostenuto il sindaco Cialente. Insomma con la modifica potrebbe trovare spazio anche la lista di Angelo Mancini “L’Aquila oggi” il cui ispiratore è Giuseppe Bernardi di Sinistra per L’Aquila. Una lista che con l’esclusione di Angelo Mancini dal consiglio o grazie a un Mancini, assessore sarebbe rappresentata anche in consiglio come gli altri partiti di maggioranza. Di qui la richiesta di un assessore in giunta che a questo punto potrebbe essere lo stesso  Bernardi.

Il sindaco intanto avrebbe proposto per l’IdV l’assessorato al Bilancio. In ballottaggio tre nomi: Angelo Mancini, Giuliano Tomassi oppure Luciana De Paolis, terza degli eletti nel 2007 a “credito” dalla passata consiliatura visto che per lei non c’è stato alcun incarico. La De Paolis sarebbe papabile in ballottaggio con Marilena De Ciantis nel caso in cui il sindaco insista per avere una donna assessore dal partito. 

A bocca asciutta anche l’opposizione visto che sembra archiviato il clima da “volemose bene” che ha  caratterizzato i primi anni post sisma. Neanche presa in considerazione la possibilità di una collaborazione con l’opposizione quando si parla di poltrone. Tutto è già deciso dalle presidenze di commissione, alle delegazioni. Del resto gli appetiti della maggioranza sono tanti e i posti sono insufficienti per far quadrare i conti. Dal cilindro di Cialente però continuano a spuntare sorprese: non c’è più il difensore civico ma potrebbe come per incanto materializzarsi, grazie ad una deroga concessa dal governo, il direttore generale, abrogato di recente.

A.Cal.

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