
Introdurre una forma innovativa di cooperazione internazionale, che vada al di là del concetto classico di aiuto allo sviluppo. E’ l’obiettivo del progetto di legge regionale, sottoscritto dai consiglieri Berardo Rabbuffo (Futuro e Libertà), Federica Chiavaroli (PdL) e Gino Milano (Api), presentato a Pescara.
Un’iniziativa caratterizzata dall’ampia partecipazione delle autonomie territoriali italiane (regioni, province e comuni) che dovranno operare in collaborazione con gli enti omologhi di altri Paesi e con il coinvolgimento della società civile dei rispettivi territori. «Un modello – si legge in una nota della Regione – che presenta notevoli benefici rispetto ai sistemi classici della cooperazione che passano dalle organizzazioni governative e non governative di tipo tradizionale e di livello statale».
«L’efficacia della cooperazione decentrata – spiega Rabbuffo – dipende in misura rilevante dalla capacità delle Regioni e degli enti locali di instaurare partenariati attivi, coinvolgendo in forma partecipata le forze dinamiche del proprio territorio, in stretta collaborazione con il livello governativo statale, nell’utilizzo condiviso di risorse e sinergie. Il percorso effettuato negli ultimi cinque anni ha consentito di sviluppare un importante lavoro di base volto alla costituzione di un vero e proprio sistema regionale della cooperazione internazionale, che ha messo in rete il tessuto della società civile abruzzese e delle sue istituzioni civili e religiose, la sua ricchezza di iniziative, di sensibilità e di rapporti con il mondo. Questa legge, va inoltre ad aggiornare il contesto normativo di riferimento, ancorato a una legislazione superata, che non tiene conto dei cambiamenti politici avvenuti nell’Europa dell’est tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, oltre ai fenomeni della globalizzazione e della migrazione dei popoli».
Il progetto di legge ha il sostegno anche della consigliera del Pdl Federica Chiavaroli, che si è detta pronta a garantire un iter rapido per l’approvazione, oltre ad una adeguata dotazione finanziaria per il provvedimento. Sulla stessa linea Gino Milano, pronto a impegnarsi affinché il progetto di legge arrivi velocemente in Consiglio regionale e possa essere discusso e approvato con una maggioranza la più ampia possibile.
Paolo Iozzi, infine, in rappresentanza della Cisl regionale ha ricordato come in passato la cooperazione abruzzese fosse conosciuta in tutto il mondo. «Oggi – ha rimarcato – nonostante le difficoltà economiche, si chiede un impegno maggiore da parte del Presidente Chiodi, perché abbia la lungimiranza di comprendere che la cooperazione rappresenta un volano per lo sviluppo sociale e imprenditoriale del territorio».
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