
Il presidente dell’associazione ‘Carrozzine Determinate Abruzzo’, Claudio Ferrante, sostiene la causa della Uildm L’Aquila e si unisce alla richiesta al sindaco Massimo Cialente «di poter nominare – in giunta o in consiglio – Massimo Prosperococco, cittadino che conosce in prima persona il vero significato del termine “barriera”». Secondo Ferrante, infatti, Prosperococco potrebbe rappresentare «il vero valore aggiunto per dare una vera risposta ai diritti umani e per essere in linea con la filosofia adottata da tutte le associazioni nazionali che tutelano le persone con disabilità: “niente di noi senza di noi”».
«La città dell’Aquila – spiega Ferrante – ha un’opportunità nata dal disastro del terremoto: ricostruire una città a misura d’uomo, applicando il concetto dell’accessibilità universale. E’ necessario sviluppare una politica locale, orientata a favorire l’integrazione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione attiva nella società attraverso l’accessibilità e la mobilità. Un ambiente urbano accessibile e privo di barriere culturali e architettoniche accoglie le diversità e crea uguaglianza di opportunità. Le azioni di promozione dell’accessibilità e della mobilità della persona con disabilità incrociano molti ambiti di azione di un Comune, la trasversalità del tema richiede di organizzare e dare impulso all’attività amministrativa in modo da consentire che esigenze e diritti delle persone con disabilità siano rappresentate in tutti gli ambiti decisionali, di gestione e controllo rilevanti. Per questo è necessario adottare le linee guida su accessibilità e mobilità urbana che suggeriscono di avere uno specifico riferimento politico all’interno dell’amministrazione e un’organizzazione che attribuisca a una specifica entità amministrativa, la responsabilità di realizzare e monitorare le azioni di sostegno delle persone con disabilità».
«Senza entrare nel merito delle questioni politiche che non ci competono – conclude Ferrante – ci sembra che Massimo Prosperocco abbia anche avuto un ottimo consenso elettorale; potrebbe avere la delega alle politiche per la disabilità, accessibilità e mobilità urbana o il Comune potrebbe creare un osservatorio su accessibilità e fruibilità urbana e Massimo esserne il coordinatore».