Giunta, Cialente contro Idv-lumaca

28 maggio 2012 | 21:31
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Giunta, Cialente contro Idv-lumaca

«La giunta è praticamente chiusa da venerdì sera. L’Italia dei Valori però mi sta portando via una sacco di tempo. Spero che entro domani il partito mi darà finalmente il nome dell’assessore». Il sindaco Massimo Cialente intende ufficializzare il nuovo esecutivo subito. Entro qualche giorno. L’impresa non gli sembrava ardua, vista la riconferma di più del 50% degli assessori uscenti, tuttavia, come c’era da aspettarsi, le polemiche fra i partiti allungano il “brodo”.

Anche l’Api che ha incontrato il primo cittadino sfoglia la Margherita fra Roberto Riga (assessore uscente) e Ermanno Giorgi (segretario provinciale). Per il partito è in palio la carica di vice sindaco oltre che le deleghe dell’uscente Roberto Riga fatta eccezione per l’Urbanistica.

L’Italia dei Valori invece è alla prese con un dubbio amletico di genere, maschi contro femmine insomma. In ballo per i dipiestristi c’è l’assessorato al Bilancio che il sindaco tuttavia non vuole affidare a scatola chiusa. Levata di scudi anche nella tranquilla casa della Federazione della sinistra dove il partito dei Comunisti italiani chiede pari dignità, che tradotto significherebbe: perché l’assessore deve prenderselo Rifondazione comunista e noi no? Se è vero che l’appetito vien mangiano anche “L’aquila Oggi”, rappresentata da un consigliere nel parlamentino vorrebbe un assessore.

Giuseppe Bernardi, ispiratore della lista, chiede un incontro fra il sindaco e tutti i partiti della coalizione «perché – sostiene – alcune responsabilità vanno condivise fra tutti i partiti».

Nella medesima direzione va la richiesta del consigliere Enrico Perilli di Rifondazione comunista. Il primo cittadino ha confermato la volontà di accorpare le deleghe. Di qui l’attribuzione a Pietro Di Stefano del Pd le materie di Ricostruzione e Urbanistica e a Alfredo Moroni quella ai Lavori Pubblici. Si sgonfia invece la polemica tutta interna al Pd sulla presidenza del consiglio, al momento l’unico candidato sembra essere il presidente uscente Carlo Benedetti.

A proposito di consiglio comunale, entro domani dovrà essere convocato, e la prima seduta dovrà tenersi entro il 13 giugno, a 20 giorni dalle elezioni. «Il sindaco Massimo Cialente – commenta il consigliere dell’Mpa Vito Colonna – ci ha ripetuto ogni giorno che gli aquilani avrebbero dovuto votarlo perché lui non avrebbe perso neanche un giorno. E invece non mi sembra sia cambiato granché. Per il consiglio si andrà in zona Cesarini. Lo stesso sta accadendo per la composizione del governo della città. Questo accade perché, in barba al senso di responsabilità, i partiti della maggioranza sono alla rincorsa degli incarichi». Nessun cambiamento insomma rispetto a cinque anni fa nonostante il terremoto.

A.Cal.

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