
Il terremoto che questa mattina ha colpito l’Emilia Romagna potrebbe essere connesso alla «stessa faglia o ad una faglia parallela, orientata nello stesso modo di quella attivata il 20 maggio». A precisarlo, attraverso una relazione, è l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
L’Ingv sottolinea, inoltre, che la scossa di oggi, a fronte di una magnitudo locale (Ml) pari a 5.8, ha avuto una magnitudo momento (Mw) di «5.65, quindi più bassa di quella del terremoto del 20 maggio, per il quale la Ml e la Mw coincidevano (5.9)».
Dall’analisi delle repliche emerge inoltre che «la fascia attivata con i terremoti odierni estende la zona attiva fino alla provincia di Reggio Emilia, con una estensione totale di quasi 50 chilometri».
Al momento l’Ingv nella zona ha registrato tre scosse di magnitudo superiore a 5 e sette scosse di magnitudo superiore a 4.
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