Incontriamoci al ‘Salotto Urbano’

30 maggio 2012 | 20:23
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Incontriamoci al ‘Salotto Urbano’

Gli spazi di pubblica fruizione sottratti ai cittadini dell’Aquila dall’ evento sismico del 2009 hanno stimolato la fantasia e la creatività di un collettivo tedesco di giovani architetti afferenti allo studio ‘Raumlabor Berlin’ di Jan Liesegang e FraukeGerstenberg che, dopo una prima visita in città, hanno capito che la stessa necessitava di luoghi d’incontro, di confronto e di crescita. Nasce così l’idea del “salotto urbano”, che prenderà forma nella vicinanze di Porta Castello. Normalmente in un medio centro cittadino ci si può incontrare anche per caso, sfruttando ambienti come piazze o portici: a L’Aquila non è più così. L’intento è appunto quello di creare un “salotto” nel pieno centro storico, multifunzionale e compatibile con il contesto che possa diventare il croce via per i molti studenti e giovani aquilani che hanno intenzione di vivere momenti di condivisione.

La struttura è composta da un involucro pieghevole, un bar, una tribuna, un palcoscenico, un magazzino e una scala. L’ambiente interno ed esterno posso essere vissuti come indipendenti e all’occorrenza le pareti mobili si aprono e si chiudono assecondando l’alternarsi delle stagioni. L’osmosi tra l’ ”in” e l’ “out” e la funzionalità degli elementi che compongono la struttura richiamano i dettami costruttivi della scuola tedesca avanguardista: la Bauhaus. “Il luogo pubblico diventa così palcoscenico cittadino”. Concerti, mostre, dibattiti, workshop e tanto altro potrà essere ospitato all’interno/esterno di questa nuova costruzione che offre la possibilità di far tornare le persone a frequentare il centro che non dovrà più essere pensato come un confine non accessibile, ma come una realtà viva in grado di accogliere. Il centro polivalente nasce dall’intesa tra l’Accademia Tedesca Villa Massimo di Roma, della quale fanno parte i Raumbalor, la Fondazione Cassa di risparmio dell’Aquila che sostiene l’iniziativa in convenzione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo che credono nella rivalutazione del centro storico quale contenitore di attività culturali.

Una soluzione pensata come temporanea, utile alla comunità per poter gestire uno spazio deputato ad iniziative da musicali a didattiche all’interno della mura cittadine nell’attesa che la ricostruzione restituisca i luoghi dove poter accogliere attività culturali eterogenee. Dovranno essere chiare fin da subito le modalità di gestione di questa struttura, altrimenti si potrebbe rischiare di cadere nella polemica tra le parti coinvolte e quelle escluse che, nel migliore dei casi, andrebbe a compromettere l’attività ciclica di questa realtà effimera.

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